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Schiavone, il ritorno di O’ Russ nel clan, tradito da una telefonata

L’AGGIRONAMENTO

Nicola Schiavone detto o’ Russ è il nipote del boss dei Casalesi Francesco Schiavone Sandokan. E’ il figlio di Luigi Schiavone e la famiglia è originaria di via Genova. Fu coinvolto in una maxi operazione circa dieci anni fa, quella che venne comunemente chiamata Normandia 2, e prima del Covid tornò libero per fine pena.

Da quanto è emerso la Dia lo teneva da tempo nel mirino e aveva annotato i suoi spostamenti. Si tratta di un personaggio non certo secondario nello scacchiere criminale dei Casalesi e della famiglia Schiavone.

IL PRIMO LANCIO

CASAL DI PRINCIPE. Nell’ambito di un’indagine coordinata della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, personale della Direzione Investigativa Antimafia, articolazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nella mattinata odierna ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Napoli a carico di due soggetti, gravemente indiziati dei reati di associazione di tipo mafioso, fittizia intestazione di beni, riciclaggio ed autoriciclaggio, questi ultimi aggravati dalla finalità e modalità mafiose. I destinatari della misura sono Nicola Schiavone, nipote del boss Francesco Schiavone Sandokan, e Alessandro Ucciero.

Il provvedimento, frutto delle attività d’indagine coordinate dalla D.D.A di Napoli, è indice dell’attività del clan dei casalesi nella gestione degli appalti pubblici, di cui uno dei soggetti colpiti dalla misura della custodia cautelare in carcere, è lo storico referente. Questi, tra l’altro, pubblicizzò attraverso una telefonata anonima alla stampa, il suo ritorno sul territorio casertano dopo la sua scarcerazione, avvenuta nel 2019.

Il predetto a seguito della scarcerazione, “convocava” vari imprenditori considerati tutti, a vario titolo, soggetti che beneficiavano di un accordo economico criminale con il clan, ottenendo forniture di materiali edili o esecuzione di appalti pubblici, oppure soggetti che avevano usufruito di somme di denaro consegnate in passato e delle quali richiedeva la restituzione. Inoltre, le attività investigative hanno consentito di accertare la riconducibilità in capo all’indagato di una società attiva nel settore degli appalti pubblici che egli aveva fittiziamente intestato ad un prestanome pure colpito dalla misura cautelare.

La società costituita si occupava di lavori edili con la pubblica amministrazione mediante contratti di avvalimento non avendo attestazioni SOA, essendo l’azienda di nuova costituzione. Il provvedimento eseguito è una misura disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari di essa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Si riportano i nominativi dei soggetti colpiti dalla misura:

1. SCHIAVONE Nicola, nato a Napoli il 12.06.1978

2. UCCIERO Alessandro, nato a Villa Literno (CE) il 18.02.1970