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Scarcerato a 9 mesi dall’omicidio: la rabbia dei familiari della vittima

Cervinara. Amarezza per la concessione degli arresti domiciliari ad Alessio Maglione, il 20 enne era 9 mesi in carcere accusato di omicidio volontario. I familiari della vittima non si aspettavano simile sentenza, ma il Gip del tribunale di Napoli ha concesso i domiciliari al ragazzo. Questa sentenza scatena, un forte senso di ingiustizia manifestato sui social da parte del fratello di Nicola Zeppetelli, il 40enne ucciso a colpi di arma da fuoco a Cervinara a febbraio 2022. Le due persone furono arrestate ad Arienzo nel Casertano il 22 febbraio, leggi qui.

Di seguito, riportiamo lo sfogo social:

Come può la giustizia non garantire un finale terribile ad assassini. Come si fa a non punire severamente con la legge chi ha commesso un omicidio senza scrupoli. Gli arresti domiciliari per assassini dopo pochi mesi dall’omicidio è inconcepibile. La legge non è giusta. E noi giovani dovremmo credere in questa società malata, in questa giustizia che di giusto non ha niente, in un futuro migliore? Nulla di questo è giusto per una morte così brutale e cattiva. Mio fratello non c’è più e i suoi assassini sono liberi”.

Che poi, continua:

“Gente che in questo paese dà ancora retta a persone così, è una vergogna. Sono disgustato perché persone così continuando ad essere inserite nella nostra comunità senza scrupoli e problemi. Continuano ad avere voce, anche quando dovrebbero tacere. Tacere per sempre, per la Morte di un papà, di un figlio, di un fratello, voluto bene da tutti. Che vergogna. Questo è l’ultimo messaggio che voglio che arrivi a tutti, in questa società malata, corrotta e dominata da sola apparenza”.