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Il manager dei rifiuti può tornare a scuola: revocata l’ordinanza

SANT’ARPINO. Può tornare a scuola Carlo Savoia, il manager dei rifiuti coinvolti nell’indagine sugli appalti. Il gup ha accolto l’istanza dei legali Giuseppe Stellato e Raffaele Costanzo revocando l’obbligo di dimora nei confronti dell’indagato di Sant’Arpino che però non poteva recarsi nella scuola superiore di Napoli dove insegna e dove era in congedo durante il periodo di detenzione. Con l’inizio del nuovo anno scolastico potrà tornare dunque regolarmente in servizio.

Il punto sul processo

E’ stata subito rinviata al prossimo 16 settembre per difetti di notifica, l’udienza preliminare relativa all’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli su un giro di appalti comunali nel settore dei rifiuti ritenuti “truccati”, che vede imputati il sindaco di Caserta Carlo Marino e altre 18 persone (oltre a quattro società), tra cui l’imprenditore ritenuto vicino al clan dei Casalesi Carlo Savoia, il sindaco di Curti Antonio Raiano, ex assessori, funzionari e dirigenti comunali; per tutti la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio.

L’indagine, partita nel 2018, portò a sei arresti il 21 dicembre scorso: furono i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (Noe) ad eseguire le misure restrittive emesse dal Gip di Napoli Ambra Cerabona, una in carcere a carico di Carlo Savoia, e le altre cinque ai domiciliari nei confronti del dirigente del Comune di Caserta Giuseppe D’Auria, dell’ex dirigente sempre del Comune capoluogo Marcello Iovino, del sindaco di Curti Antonio Raiano, del comandante della Municipale di Curti Iginio Faiella e del collaboratore di Savoia, Gennaro Cardone; nel frattempo le misure sono state annullate e tutti sono tornati in libertà.

Per la Dda di Napoli (sostituti Fabrizio Vanorio, Maurizio Giordano e Graziella Arlomede), sarebbero almeno 44 le gare d’appalto bandite da altrettanti Comuni delle province di Caserta, Napoli, Salerno, Benevento, Latina e Potenza nel settore dei rifiuti solidi urbani, che sarebbero state “aggiustate” dall’imprenditore Carlo Savoia, e dai suoi collaboratori, con la complicità di alcuni sindaci e dei funzionari pubblici, anche se poi nella richiesta di rinvio a giudizio sono state individuate sette persone offese (Comuni di Caserta, Aversa, Cardito, Lusciano, Curti, Villa Literno e l’assessorato all’ambiente della Regione Campania).

A Caserta la gara d’appalto “truccata” si è svolta nel 2018 davanti alla stazione appaltante dell’Asmel, vi prese parte anche l’azienda