MARCIANISE/SANTA MARIA CAPUA VETERE/CASERTA. Otto arrestati, cinque bloccati nel Casertano e tre irreperibili: è questo il bilancio della maxi operazione di ieri della squadra mobile. Nella mattinata di ieri, personale della Polizia di Stato ha dato esecuzione a due ordinanze applicative della misura cautelare della custodia in carcere, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta di questa Procura, nei confronti di undici cittadini albanesi allo stato indagati, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere, furto pluriaggravato e rapina improprie.
L’operazione — che ha interessato le province di Perugia, Caserta, Brescia, Trento ed Udine — è stata condotta dalla locale Squadra Mobile, con il supporto delle unità delle Squadre Mobili territorialmente competenti nonché dei Reparti Prevenzione Crimine Umbria/Marche e Campania della Polizia di Stato.
Le indagini avviate dalla Squadra Mobile di Perugia nel novembre 2021, a seguito della recrudescenza dei reati predatori in questa provincia, hanno raccolto elementi gravemente indiziari – circa l’operatività in questo capoluogo di due distinti sodalizi criminali di matrice albanese composti il primo da sei soggetti ed il secondo da cinque, dediti a furti presso esercizi commerciali o in abitazioni private.
Le preliminari attività investigative svolte dalla Squadra Mobile si erano in particolare soffermate su un complesso abitativo ubicato in località Sant’Enea di Perugia, ove vi si era registrato un andirivieni di più cittadini albanesi, con specifici precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Gli stessi erano risultati provenienti dalla provincia di. Caserta e risultavano soggiornare a Perugia nei soli fine settimana, proprio in concomitanza con il verificarsi di una serie di furti, e successivamente rientravano’ in Campania.
Nel contempo veniva attenzionata anche un’altra abitazione in zona San Fortunato della Collina di Perugia, ove fin dai primi giorni di osservazione, si constatava la presenza di altri soggetti di nazionalità albanese, che uscivano all’imbrunire e rientravano nel corso della tarda serata; gli orari di uscita e di rientro nell’abitazione erano anche in questo caso compatibili con quelli di consumazione dei furti pure commessi in questa provincia. A seguito di questi spunti investigativi, le indagini si sviluppavano sul territorio con appostamenti ed osservazioni dirette ma anche con il supporto di attività di tipo tecnico, quali monitoraggi con GPS, telecamere di sorveglianza, intercettazioni telefoniche ed ambientali che consentivano di acquisire gravi indizi. I cinquanta furti e le due rapine sono avvenuti tra novembre 2021 e marzo 2022. Nel Casertano i raid sono scattati tra la zona di Marcianise, l’agro aversano e Santa Maria Capua Vetere.