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Blitz anticamorra, gli arresti sono 35. Sequestri da record

L’aggiornamento

Casal di Principe. Ha preso di mira gli interessi della fazione del clan dei Casalesi capeggiata dal boss Francesco Schiavone in settori economici di grande rilievo, come gli appalti per i servizi della rete ferroviaria e la pavimentazione stradale, l’indagine coordinata dalla Procura di Napoli (pm Ardituro e Arlomede) che oggi ha portato all’esecuzione da parte dei carabinieri di Caserta, della DIA di Napoli e del NIC del DAP, di 35 misure cautelari e di un sequestro di beni per 50 milioni di euro.

I reati contestati, a vario titolo, agli indagati, sono estorsione, intestazione fittizia di beni, turbativa d’asta, corruzione, riciclaggio aggravati in quanto commessi agevolando un’organizzazione mafiosa.

Il primo lancio 

CASAL DI PRINCIPE. Una maxi operazione è in atto nella mattinata di oggi tra Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa e Casapesenna. In azione ci sono gli uomini della Dia che stanno eseguendo diverse attività e – stando alle prime ricostruzioni – anche alcuni arresti eccellenti.

A supportare gli 007 della Direzione Investigativa Antimafia nel loro lavoro anche gli uomini del commissariato di Casal di Principe e i militari della locale Compagnia; in caserma sono state espletate delle formalità di rito successive al blitz.

Riserbo degli investigatori sull’esito del blitz che ha visto impegnati diversi equipaggi. L’attenzione della Dia si è focalizzata su alcune attività economiche riferibili a persone considerate dalla Procura Antimafia vicine al clan dei Casalesi. Stando a quanto emerso ci sono indagati eccellenti, in particolare colletti bianchi e imprenditori, nel solco di un’attività che punta a scandagliare la zona grigia tra imprenditoria e criminalità organizzata.

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