Santa Maria a Vico. Ieri si è tenuto il Consiglio Comunale di Santa Maria a Vico con un fitto elenco di punti all’ordine del giorno, arricchito da comunicazioni straordinarie. Il Presidente del Consiglio Carmine De Lucia ha infatti aperto il Consiglio Comunale informando della richiesta da parte del Consigliere Cesare Piscitelli, e a nome di tutta l’opposizione, di rinviare il Consiglio Comunale in ragione dei troppi punti posti all’ordine del giorno. Il Consigliere Piscitelli, ha poi abbandonato l’aula prima dell’inizio del consiglio, lasciando vuoti i banchi dell’opposizione. A questa comunicazione, si è aggiunta quella riguardante la richiesta da parte della Consigliera Signoriello, di aderire al gruppo politico Città Domani 2.0, giustificando la scelta sulla base de “l’apporto non costruttivo e non partecipativo dell’opposizione” e sul riconoscimento del “proficuo lavoro dell’amministrazione e del Sindaco, sempre aperti all’ascolto e a lavorare per il bene di Santa Maria a Vico.”
Ad accogliere la Consigliera Signoriello, il capogruppo di Città Domani 2.0 Marcantonio Ferrara, ed il Sindaco Pirozzi, i quali hanno sottolineato l’importanza di lavorare nell’esclusivo interesse della comunità ed hanno ringraziato la Consigliera per il suo coraggio e per il rafforzamento della maggioranza in Consiglio Comunale. Approvati i verbali della seduta precedente all’unanimità, il Presidente De Lucia ha espresso il suo rammarico riguardo l’assenza della totalità dei consiglieri di opposizione poiché, come De Lucia ha dichiarato, “essi stessi avevano condiviso la programmazione ponendo ben 4 punti all’ordine del giorno in conferenza dei capigruppo”. Si è passati così ai successivi punti all’ordine del giorno illustrati dall’Assessore Michele Nuzzo, riguardanti l’approvazione del rendiconto 2021 e del bilancio previsionale 2022-2024.
Nel merito del rendiconto dell’anno 2021, l’Assessore Nuzzo ha sottolineato come l’anno 2021 sia “stato un anno atipico, interessato dalla emergenza sanitaria”, ma nonostante ciò “l’amministrazione ha garantito il mantenimento dei servizi ai cittadini e, nel contempo, ha fronteggiato con prontezza il persistere della emergenza pandemica, concludendo l’anno con i conti in ordine, anzi con una ragguardevole plusvalenza che verrà impegnata per migliorare ancor più i servizi alla cittadinanza.” Anche riguardo il bilancio previsionale 2022-2024, l’Assessore Nuzzo ha voluto sottolineare come l’Amministrazione abbia “adottato una politica di sviluppo in tutti i settori e, sul profilo della tassazione, alcun cambiamento ha apportato alle aliquote e tariffe vigenti, grazia ella quale è stato possibile garantire maggiore copertura a numerosi interventi, di carattere ordinario e straordinario. L’attendibilità. – Continua Nuzzo – la congruità e la coerenza, interna ed esterna, dei documenti di programmazione è prova della affidabilità e credibilità dell’ente.
A tanto si aggiunga il parere favorevole espresso dal revisore dei conti agli atti del bilancio, confermando la bontà della programmazione.” All’intervento dell’Assessore esterno al Bilancio si sono aggiunte le parole del Sindaco Andrea Pirozzi: “Si può affermare che il Comune di Santa Maria a Vico presenta conti formalmente in ordine, caratterizzati da una progressiva riduzione dell’indebitamento e dal mantenimento degli equilibri interni. Si tratta di una manovra finanziaria ambiziosa ma nel contempo concreta, orientata al rispetto dell’impegno politico assunto dalla coalizione di maggioranza, volta a garantire la tenuta del sistema di servizi ai cittadini, sociali, educativi, scolastici, che compongono il nostro welfare locale e la tutela del territorio.” Approvati tutti i punti all’ordine del giorno all’unanimità, passano all’unanimità anche il regolamento e i debiti fuori bilancio posti all’ordine del giorno dopo previa illustrazione del consigliere Marcantonio Ferrara.
Le motivazioni della minoranza
Ecco la nota dell’intera minoranza:
Lo scopo della politica è trattare gli argomenti con trasparenza e legalità ed essere leali nell’interesse dei cittadini.
Durante l’ultima Conferenza dei capigruppo si arrivava alla conclusione che poiché l’argomento principale da trattare era il DUP e i vari punti a esso collegati stabilivamo insieme che non doveva essere appesantito dalle interrogazioni della minoranza tant’è che i capigruppo di citta d’idee e fratelli d’Italia, dando la possibilità al Consigliere Piscitelli, capogruppo del Movimento 5 s. di trattare quelle già in pendenza da mesi, rinunciavano alla presentazione delle proprie interrogazioni. Lo stesso presidente comunicava che pochi punti sarebbero stati trattati in ordine ai debiti fuori bilancio.
Ma pur capendo le necessità di eventuali ritardi nell’approvazione delle sentenze e valutando nel merito poi gli argomenti ci siamo accorti che i vari giudizi avrebbero meritato una particolare attenzione e studio. In effetti, non si tratta di semplici sentenze di risarcimento danni ma bisognava ricostruire le vicende alla base del contenzioso. Il nostro ruolo di oppositori non contro l’attuale maggioranza ma nell’interesse dei cittadini ci rendeva dubbiosi nel merito di un approssimativo voto favorevole o contrario. Saremo curiosi di sapere se loro stessi hanno letto le tante pagine al fine di dare un voto favorevole o contrario ma sempre nell’unico interesse dei cittadini.
In riferimento al DUP lo abbiamo studiato…
Abbiamo valutato con attenzione il DUP e abbiamo visto che seguendo il potere di spesa dei nostri amministratori nel 2024, ci troveremo con un debito di 70 milioni di euro di crediti incagliati. Si spende ma non si recupera. Infatti, da un’analisi articolata del bilancio di previsione in evidenza appare subito la scarsa capacità di riscossione da parte dell’ente dove viene riscontrata una capacità di recupero di meno del 47 per cento pertanto il nostro ente incasserà meno della metà di quello che prevede. Sappiamo benissimo di parlare di previsione ma dovrebbe parlarsi di previsioni plausibili.
Ma ciò che più ci demoralizza nel nostro ruolo di difensori della DEMOCRAZIA che invece non viene tutelata dal nostro Presidente del Consiglio, il quale pur avendo avuto all’inizio di questa mandato tutta la fiducia, esprimendo un voto unanime, oggi non è più nostro garante. Per i motivi citati e dopo gli articoli apparsi sui giornali, chiediamo formalmente le dimissioni del Presidente del Consiglio al fine di ritornare in uno spirito partecipativo e democratico.