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Cervinari beffati dai carabinieri, ecco dove erano state posizionate le cimici

San Felice a Cancello. In occasione della retata della scorsa estate abbiamo più volte stigmatizzato come sia stata importante per i carabinieri che indagavano la cimice posta all’interno della vettura di Andrea Di Caprio. In questa inchiesta sullo spaccio dei cervinari invece ad avere il dispositivo piazzato dai carabinieri erano addirittura in 3.

Uno era proprio il capo promotore, Filippo Piscitelli, sulla sua Panda, dove di incontri ne ha fatti a raffica, anche con altri pezzi grossi, qualcuno dei quali è indagato a piede libero in questa ordinanza.

L’altro elemento in ascolto era il nipote, Antonio Piscitelli ’88, alias ‘o Nano, anche lui coinvolto col padre nella retata, residente in una traversina di via San Marco, stava anche per cambiare casa, lo hanno stanato appena in tempo. Infine un’altra cimice si trovava addirittura nella casa di Antonio Piscitelli ’94 e di sua moglie Giusy, presso la frazione Costa, la località dove è cominciata a scorrere questa fiumana, un po’ come il Monviso lo è per il Po. Insomma questi cervinari si sono fatti letteralmente circondare dai carabinieri, qualche ingenuità l’hanno commessa.

Intanto domani sono fissati i primi interrogatori per Papa Anna a Pozzuoli,  Papa Antonio ad Avellino e Piscitelli Giuseppe ad Ariano Irpino. Tutti difesi dall’avvocato Carlo Perrotta.

Il ras Papa poi, dopo essersi fatto quasi 13 anni di gattabuia dal 2005 fino al 2017, è stato nuovamente arrestato, allora per estorsione come uomo di spicco del clan Massaro e questa volta nelle vesti di caporale dello spaccio.