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Imprenditore avvicinato dal clan nel cuore dello shopping: “Lui vuole parlarti”

MARCIANISE. Era stato avvicinato nel cuore dello shopping per parlare col boss e accordarsi sull’estorsione. E’ quanto è emerso dalla ricostruzione di un imprenditore vittima delle estorsioni del clan Piccolo-Letizia.

La sua deposizione è finita agli atti dell’ordinanza notificata la settimana scorsa dalla squadra mobile nei confronti di sette persone. Tra i citati nella sua testimonianza ci sono Primo Letizia (indagato a piede libero nel procedimento in quanto collaboratore di giustizia) e il fratello, Salvatore Letizia, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Fermato all’outlet dal clan

“Ho subito diverse attività estorsive da parte del clan Letizia. In particolare circa sei o sette anni fa sono stato contattato all’outlet da un sogggetto che mi ha detto che Primo Letizia voleva parlarmi e ho subito ipotizzato che potesse chiedermi soldi. Poi non ricordo dove, mi pare direttamente in ufficio da me a viale Carlo III è venuto Primo Letizia o il fratello Salvatore, non ricordo bene che mi dissero di seguirli presso la loro abitazione di Marcianise che si trova nei pressi della stazione ferroviaria.” ha riferito l’imprenditore agli investigatori.

“Voglio precisare che essendo passati da un po’ di anni non sono in grado di ricordare se effettivamente sono venuti a prendermi i fratelli Letizia o hanno mandato un loro uomo che mi ha detto di seguirlo fino a casa dei Letizia. Una volta giunti lì i due fratelli mi dissero che dovevo pagare la tangente al clan e da quel momento, mi pare che fosse il 2013, o più precisamente il 2014, non ricordo bene, ho pagato 6mila euro all’anno nelle tre canoniche festività Natale, Pasqua e Ferragosto. Io consegnavo i soldi in contanti alle persone mandate da Primo Letizia che si presentavano direttamente nel mio ufficio a viale Carlo III oppure nei luoghi dove io lavoravo anche all’outlet. Io ho pagato ininterrottamente almeno fino a 2 anni fa. Non ricordo se l’ultima volta che ho pagato era Natale 2016 o Pasqua 2017.”