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Spaccio, gli scarcerati salgono a 15: tre liberati in poche ore. I NOMI

MADDALONI/SANTA MARIA CAPUA VETERE. Salgono a 15 gli scarcerati dal Riesame nell’ambito della maxi operazione sullo spaccio che ha portato a 40 arresti.

Nelle ultime ore l’Ottava Sezione del Riesame del Tribunale di Napoli ha revocato le misure cautelari nei confronti dei due maddalonesi Giorgio Monteforte di 39 anni e Mario Pascarella di 41 anni e di Gennaro Papale, 35enne di Curti. Sale così a 15 il numero dei scarcerati nel round giudiziario al tribunale della Libertà.

Già revocate le misure nei confronti di Alfredo Cappellini; Antonio D’Agostino, detto “o’ Nero”, 29enne di Recale; Luigi Mastropietro, 31 anni di Maddaloni; Vincenzo Salvatore Giordano, 30 anni di Cardito, Marianna Nuvoletta, 30 anni di Cardito, e Gaetano Setola, 52 anni di Cardito (questi ultimi difesi dall’avvocato Mirella Baldascino).

In precedenza aveva beneficiato dell’annullamento dell’ordinanza tornando in libertà Veronica Bifone, 27 anni, di Portico di Caserta, sorella di Leon Bifone e difesa dagli avvocati Angelo Raucci e Rosario Avenia; Francesco Falco, 41enne caivanese; Domenico Russo, rappresentato da Nicola Russo; il lattaio di Cervino Antonio De Angelis oltre a Maria Carnevale (libera) e il fratello Donato Carnevale (ai domiciliari), entrambi di Marcianise e difesi dagli avvocati Antimo Iuliano e Maria Michela Fusco.

L’indagine

L’inchiesta ha accertato l’esistenza di almeno tre gruppi di pusher che si rifornivano tutti al Parco Verde di Caivano, mercato della droga che ha quasi soppiantato, come canale di approvvigionamento per il resto della regione, quelle del quartiere napoletano di Scampia.

L’indagine è partita dalla denuncia di un acquirente che ha messo i carabinieri sulle tracce di una prima piazza di spaccio aperta a Caserta. La successiva attività di indagine ha consentito di appurare l’esistenza di tre gruppi dediti all’attività illecita di detenzione e spaccio di stupefacenti.

Il primo gruppo fa capo a Salvatore D’Albenzio ed opera nei comuni di Maddaloni, Cervino, Santa Maria a Vico e Recale; il secondo a Antonio Cocci con base logistica nel Parco Verde e diverse piazze di spaccio dislocate a Caivano, Cardito e Crispano; il terzo operava a Marcianise, Capodrise, Portico e Macerata e vede la partecipazione dei fratelli Carnevale di Marcianise e dei Bifone di Portico.