SPARANISE. Salvatore Martiello tornerà a svolgere la carica di sindaco di Sparanise dopo oltre due mesi di auto-sospensione in seguito ad un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che lo aveva coinvolto. E’ stato lo stesso Martiello a comunicarlo attraverso Facebook. Nel post Martiello spiega di essere stato interrogato dalla Procura partenopea nella giornata di ieri, 23 febbraio.
“Essendo stato ascoltato dall’autorità giudiziaria ed avendo, precedentemente, presentato memoria difensiva – scrive Martiello – comunico con effetto immediato la revoca dell’impedimento ed il rientro alla carica di Sindaco. Il motivo della scelta dei autosospendermi era legato alla necessità di dedicarmi all’approfondimento dei fatti e delle vicende contestate, nonché al chiarimento della mia posizione”.
Martiello è indagato per corruzione e turbativa d’asta con l’aggravante mafiosa in un’inchiesta della Dda di Napoli e della Polizia di Stato relativa al Terzo Settore, ovvero ai servizi socio-assistenziali; un’indagine di cui si è saputo il 10 dicembre scorso quando la Squadra Mobile di Caserta effettuò delle perquisizioni. L’ipotesi d’accusa è che per anni sarebbero finiti nelle casse del clan dei Casalesi i soldi pubblici erogati alle cooperative che assistono minori da diversi comuni tra le province di Caserta e Napoli.
Una ventina gli indagati: oltre a Martiello, figurano l’ex senatore Nespoli, un ex assessore del Comune di Caserta, Maria Giovanna Sparago, due persone ritenute molto vicine al clan dei Casalesi e anche una commercialista figura chiave dell’indagine, Eufrasia Del Vecchio, detta Esia, sorella di Carlo Del Vecchio, storico referente dei Casalesi a Santa Maria Capua Vetere da anni detenuto, e legata da vincoli di parentela alla famiglia camorristica degli Schiavone.