CAPUA. Le trattative sono entrate nel vivo anche se sottotraccia all’interno delle coalizioni che in primavera si daranno battaglia per provare a dare un nuovo governo alla città, il terzo in appena 6 anni, segnati da turbolenze.
Dopo il decennio di Antropoli, hanno avuto vita breve i sindaci del centrosinistra Centore e Branco e per questo è proprio la coalizione uscente quella dove si studiano le mosse con maggiore attenzione. Il primo tentativo di accordo si è rivelato di fatto un flop.
La rottura delle trattative tra Pd e Movimento 5 Stelle ha segnato al momento la fine di qualsiasi ipotesi giallorossa in salsa capuana con i due principali partiti, al governo insieme con Draghi, destinati a dividersi ancora sul piano locale. Il Partito Democratico dal canto suo ha già però incassato l’appoggio del Partito Socialista e potrebbe chiudere anche con Capua Bene Comune, gruppo “scottato” dalla rottura dell’asse coi pentastellati.
Un mancato matrimonio che di fatto potrebbe spostare al centro l’asse della coalizione dando un peso specifico notevole ai moderati e al gruppo di Zannini. Avvisaglie si sono avute già nelle ultime settimane di vita dell’amministrazione Branco con l’ingresso in maggioranza di Rosaria Nocerino, ma proprio i Moderati potrebbero spingere per tingere ulteriormente di rosa la futura coalizione: si pensa ad un sindaco donna e il nome emerso in queste ore è quello dell’ex presidente del consiglio Marisa Giacobone.