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In coma dopo bypass, Procura apre inchiesta: prime accuse e posizione del medico

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo sulla vicenda di Angela Iannotta, la 28enne ricoverata da giorni in rianimazione all’ospedale di Caserta dopo essere entrata in coma in seguito a due interventi di chirurgia bariatrica con by pass gastrico effettuati dallo stesso chirurgo.

Il fascicolo è stato aperto sulla base della denuncia per lesioni gravissime presentata due giorni fa alla Polizia di Stato (Commissariato di Marcianise) dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, incaricati dal marito di Angela, che hanno chiesto di verificare eventuali responsabilità del medico-chirurgo, con studio a Napoli, che negli scorsi mesi ha operato Angela, che voleva assolutamente dimagrire, in ben due occasioni (la prima in una clinica de L’Aquila, la seconda in una struttura del Casertano).

Dopo entrambi gli interventi la donna, madre di due figli piccoli, ha avuto gravi complicazioni: in particolare dopo il secondo intervento, avvenuto una ventina di giorni fa, la 28enne è stata colta da una setticemia che ha interessato organi interni, e così è arrivata in gravissime condizioni all’ospedale di Caserta. Nelle ultime due settimane Angela è stata operata due volte – l’ultima ieri – dai medici del nosocomio casertano (coinvolte le equipe dirette dai medici Alberto D’Agostino e Pasquale De Negri), che stanno cercando in tutti i modi di salvarle la vita, ma è sempre in coma. I legali del marito hanno chiesto nella denuncia il sequestro delle cartelle cliniche della donna.

Per ora dalla Procura non trapela se il medico che ha operato Angela è stato iscritto nel registro degli indagati, anche se l’iscrizione dovrebbe essere un atto dovuto. Peraltro il professionista è attualmente già sotto processo al tribunale di Nola per il decesso di un 29enne che, come Angela, voleva dimagrire ed era stato operato con by pass gastrico.

Inoltre i legali della donna hanno scoperto anche un altro caso di morte sospetta dopo un intervento di by pass gastrico posto in essere sempre dallo stesso chirurgo; si tratta di un 69enne, Francesco Di Vilio, deceduto al Cardarelli lo scorso primo gennaio, e per il quale potrebbe presto essere presentata una denuncia.