Skip to main content

Svenati dall’usura cedono casa “per contratto” a zio e nipote

 

CAPODRISE. Le vittime, marito e moglie, furono costretti a sottoscrivere un contratto di compravendita di un appartamento a Capodrise. Era quella la garanzia su un prestito a tassi da usura che i Rossetti avrebbe concesso ad una coppia.

E’ questo lo scenario emerso dall’ordinanza che ha portato all’arresto per usura ed estorsione aggravate dal metodo mafioso di Domenico Rossetti e suo nipote Raffaele Rossetti. Dopo l’interrogatorio di garanzia effettuato in carcere ora le chance per una sostituzione della misura saranno affidate al Riesame.

Il provvedimento compendia gli esiti di indagini, svolte dalla Compagnia di Marcianise e coordinate dalla D.D.A. di Napoli, nel cui ambito è stato possibile ricostruire alcune condotte usuraie ed estorsive che gli indagati avrebbero posto in essere ai danni di una coppia di coniugi, facendo anche ricorso a forme di intimidazione basate sulla “spendita del nome” del noto clan camorristico dei “Belforte”.