Santa Maria a Vico. Fissato il giudizio immediato per il ras Giulio De Matteo, alias ‘o sette, per la raffica di rapine, ben sette (aggravate) sul finire della scorsa estate, in Santa Maria a Vico e zone limitrofe.
Il 29enne dovrà comparire davanti ai giudici il prossimo 12 gennaio, ma dalla difesa trapela che si andrà sul rito abbreviato, quindi si andrà davanti al gup.
Abbiamo seguito e soprattutto raccontato quasi in tempo reale questa estate molte di queste vicende. De Matteo fu arrestato dai carabinieri della locale stazione a a fine settembre, trovato nell’armadio di casa, lì si era nascosto e tentò anche di sottrarsi alla cattura
La cronaca di alcuni episodi
Il 17 settembre il ras originario dei Figliarini si introduce nell’abitacolo dell’auto di un ragazzo di nome Luigi e gli ordina di portarlo a fare un giro, dapprima si impossessa del telefono cellulare e del portafoglio della vittima con all’interno 25 euro (il telefono e il portafoglio senza danaro veniva restituito) e successivamente costringeva la vittima a recarsi presso lo sportello ATM ed a prelevare la somma di 250 euro della quale si impossessava per poi gridargli:
“Oh velocizzati, muoviti, fai presto, corri, dopo non ti permettere di chiamare i carabinieri o la polizia perché abbiamo visto da dove sei uscito e sappiamo dove venire”.
La rapina della moto
Il 19 settembre invece un ragazzo veniva rapinato dello scooter SH 300. Il giovane B.S., veniva fermato da Giulio De Matteo che era a piedi e gli chiedeva un passaggio.
Il 29enne gli chiedeva se poteva guidare lui, la vittima, intimorita, acconsentiva e poi veniva minacciato: “Scendi dalla moto, muoviti, scendi, altrimenti di ammazzo di botte”.
Il proprietario del veicolo si rifiutava e veniva colpito al volto e al corpo con pugni e calcio, e il pregiudicato si dava alla fuga con l’SH del valore di oltre 5 mila euro.
Davvero una cosa terribile, tanti giovani sono finiti nel mirino del ras.