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Il diverbio con i ragazzi di Talanico: ‘o Tittifone ha alzato il tiro e poi ha fatto fuoco

Santa Maria a Vico. Poteva compiere una strage Fabio Affinita alias ‘o Tittifone, pregiudicato fermato dalla Polizia di Stato dopo aver ferito con un colpo di pistola, nella notte tra sabato e domenica, un ragazzo di 21 anni, incensurato,  all’esterno di un affollato bar della villa Santa Maria a Vico.

 

 

L’uomo, con precedenti per droga, reati contro il patrimonio e la persona, ha fatto fuoco mentre davanti al locale, cuore della movida notturna, c’erano decine di persone, scatenando il panico. Dei numerosi proiettili esplosi, uno si è conficcato nell’addome del 21enne, con cui sembra avesse avuto poco prima uno scambio di battute per motivi banali.

Il ragazzo di San Felice N.R. della frazione Talanico, era assieme alla sua comitiva.

Pare che Affinita abbia addirittura riferito di comandare non solo a Santa Maria a Vico ma anche a Talanico, comprese le pecore, andando anche un po’ a provocare i giovani residenti nella zona collinare sanfeliciana.

 

 

 

La pistola, abbandonata dal 36enne nei pressi della saracinesca di un vicino negozio, è stata quindi ritrovata stamani in modo fortuito e pericoloso da una commerciante, che l’ha scalciata credendo si trattasse di un’arma giocattolo; dalla pistola, una calibro 6,35, è quindi partito un proiettile che non ha colpito nessuno. Sul posto sono arrivati subito i carabinieri della locale stazione che hanno preso in custodia la rivoltella prima dell’arrivo della polizia.

 

 

L’arma è stata poi presa in consegna dalla Polizia di Stato, che l’ha posta sotto sequestro per le verifiche balistiche. Determinanti per ricostruire l’accaduto e identificare con certezza il 36enne si sono rivelate le testimonianze raccolte dai poliziotti della Squadra Mobile di Caserta e del Commissariato di Maddaloni tra i numerosi avventori del bar; molti hanno indicato il 36enne come il responsabile, qualcuno ha raccontato che l’uomo, prima di estrarre l’arma e sparare, aveva mostrato a scopo di minaccia la pistola. Questo dopo le 3 di notte, perché prima nessuno aveva detto una parola.

 

 

Importanti anche le telecamere di videosorveglianza della zona, che hanno permesso agli investigatori della Mobile di accertare che il 36enne era davanti al bar al momento del fatto; ci sarebbe anche un’immagine in cui si vede l’uomo sparare, anche se non sarebbe molto nitida.

Di sicuro si vede la fuga di ‘o Tittifone, ritornato poi nella zona della piazza più tardi mentre erano in corso i rilievi della polizia, assieme al suo grosso cane.

 

Il 36enne, attualmente in carcere con l’accusa di tentato omicidio aggravato, si presenterà domani davanti al Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per la convalida del fermo. Mentre il ragazzo sanfeliciano, resta ricoverato in condizioni serie ma non in pericolo di vita.