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Un anno fa uccise la moglie. Processo entra nel vivo, psichiatra chiamato a testimoniare su imputato

San Felice a Cancello. Ieri, 15 novembre, si è celebrata un’udienza fondamentale del processo a carico di Michele Marotta, in una Corte d’Assise compita e rispettosa delle norme anti- covid. Il Marotta è stato sentito, ed il Presidente con grande maestria, lo ha posto a suo agio per consentire un esame sereno e chiaro, che ripercorresse effettivamente tutti i momenti di cui all’omicidio della giovane moglie.

 

Il Marotta, dopo aver chiesto perdono, visibilmente provato ed angustiato, prima al figlio, poi alla famiglia Tedesco ed ai presenti tutti, a fatica e con voce flebile ha rievocato tutto quanto accadde quel maledetto giorno dell’11.11.2020. La vicenda appare chiara, il P.M. ha proferito molte domande rilevanti, ai fini di voler supportare le aggravanti contestategli. Oltremodo il Collegio ha ben fatto specificare degli elementi precisi che aiutano a ricercare solo la verità. Veniva ascoltato il medico della Procura, che ha chiaramente collocato ogni elemento rilevato alla dinamica e modalità dei fatti come accaduti.

 

AVVOCATO ROSA PISCITELLI

La difesa, condotta egregiamente dagli avvocati ROSA PISCITELLI e STEFANIA PACELLI ha saputo individuare in questo importante snodo processuale, tutti i punti nevralgici ed essenziali dell’evento omicidiario, che determinano la corretta ricostruzione, offerta con specificazioni a domanda, dal tecnico della procura, che mai si è sottratto ad un chiarimento e/o ripetizione più chiara della ricostruzione tecnica realizzata con l’esame autoptico sulla vittima. La difesa chiamava poi, al banco dei testimoni, il medico psichiatra di parte che ha, a seguito di attenta analisi sulla persona dell’imputato, in questo anno che ci ha diviso dall’evento, rappresentato la effettiva condizione psichica all’atto dell’evento con delle analisi appropriate circa la personalità e la incidenza di elementi particolarmente pregnanti, che possono aver provocato un abbassamento della “capacità di intendere” del soggetto. Il processo continuerà con l’audizione di altri testi alla prossima udienza.

 

La posizione della difesa

 

E’ un caso particolarissimo di omicidio e merita grande attenzione per circostanze e dinamica, afferma il Collegio difensivo PISCITELLI-PACELLI soprattutto, la serve la giusta sensibilità; il Marotta deve pagare per il reato commesso, ma è evidente che da una ricostruzione chiara dell’evento, questi mai si è smentito, mai ha aggiunto o tolto qualche elemento rispetto alla ricostruzione riportata nell’immediatezza del fatto.  Certamente ciò aiuta a raggiungere auspicabilmente, la verità di quei momenti terribili per la vittima, determina un fondamento validissimo per la decisione finale.

Ogni qualvolta si parla di questi processi è chiaro che si stringe un nodo in gola, ed il pensiero va alla vittima che mai avrebbe dovuto subire ciò, mai avremmo voluto raccontarlo. Ed è per questo che assumiamo una condotta particolarmente compita alla ricerca di quella speriamo risulti la verità, scevri da qualsivoglia pregiudizio. Una verità che si collocherà nelle vite di questi superstiti della tragedia che mai dimenticheranno, mai potranno ritornare indietro, ma solo ciascuno portare il peso del fardello, “della notte” interiore mai finita  da quel tragico giorno.