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Dalla vendetta per l’auto alla spedizione punitiva: i retroscena dell’arresto dei Capone

 

 

CASERTA. Giovanni Capone e Raffaele Capone, padre e figlio di 56 e 27 anni, residenti a Caserta, sono stati arrestati e condotti in carcere dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. La vittima è un 41enne accoltellato più volte al torace, all’addome e alle spalle.

I fatti si sono verificati il 22 settembre scorso nel parco “Rosalia”, rione popolare del capoluogo. Dalle indagini coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e realizzate dai carabinieri della Compagnia Caserta, è emerso che il 41enne si era recato con il fratello a casa dei due indagati per dirimere una questione sorta tra di loro nei giorni precedenti, quando è stato aggredito con piatti, bicchieri e altri oggetti.

Il 41enne e il fratello sono così scappati ma sono stati inseguiti dal 27enne con il padre, che armati di coltello hanno colpito alle spalle i due fuggitivi, prendendosela soprattutto con il 41enne, circondato e ferito in parti vitali. Per i carabinieri non è stato facile ricostruire l’accaduto, viste le tante testimonianze discordanti raccolte sul luogo del fatto; decisive si sono rivelate invece le immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza, che hanno consentito agli investigatori dell’Arma di osservare la fuga dei due fratelli e il forsennato inseguimento dei due indagati. Peraltro il 27enne, che si è accanito maggiormente con il coltello, è fuggito dopo il fatto facendo perdere le proprie tracce.

I fatti

I Rondinone si sarebbe resi protagonista di una spedizione punitiva dai Capone coi quali c’erano stati screzi a quanto pare per il noleggio di un’auto. Al termine di una lite Raffaele Capone avrebbe preso a pugno uno dei Rondinone, decisi a vendicarsi. I due fratelli si recarono così sotto casa del ras dei Belforte Giovanni Capone, ristretto ai domiciliari.
Il referente casertano provò a difendersi lanciando oggetti dalla finestra ma venne poi raggiunto e ferito da un coltello. I Rondinone nella fuga caddero dalla moto e furono intercettati da Capone junior. Tutti hanno negato il coinvolgimento nei fatti di violenza e qualcuno, al momento di darsi refertare, ha parlato addirittura di incidente domestico.

I profili

Giovanni Capone, classe 1965, è considerato il ras del rione Iacp di Caserta nonchè referente dei Belforte di Marcianise per il capoluogo. Venne arrestato nella maxi operazione dell’aprile 2012 e scarcerato recentemente durante la pandemia. Suo figlio Raffaele non è noto negli ambienti criminali, ma in quelli dello spettacolo: fotomodello, ha partecipato a mister Italia ed altri concorsi.

In passato è stato anche indicato come il manager del pirotecnico Paolo Sforza, insieme al quale apparve nel servizio del programma tv “Le Iene”.