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Il monito di don Rosario: “L’Unesco non è la chiesa. La festa è compito nostro”

Macerata Campania. Arriva un monito non da poco da parte dell’abato curato don Rosario Ventriglia da San Martino Vescovo.

L’argomento del suo classico aggiornamento parrocchiale, manco a dirlo, è la festa di Sant’Antuono.

Ecco le sue parole:

La Chiesa stima e benedice l’Unesco in ciò che è condivisibile.

Cos’è l’Unesco?

È l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO).

Oggi, 23 Ottobre, si celebrerà a Roma la prima giornata Nazionale della rete per la salvaguardia e la valorizzazione delle feste di sant’Antonio Abate.

Così prende il via la “Rete” italiana per la Salvaguardia e Valorizzazione delle Feste di Sant’Antonio Abate”.

È una bella è importante iniziativa. Tuttavia, va subito precisato: l’UNESCO non è la chiesa.

L’UNESCO (e ‘la Rete’) non vuole e non può stabilire chi fa la festa, ciò è compito della Chiesa, è compito della parrocchia.

La parrocchia sta programmando la festa di

Sant’Antonio Abate in tutte le sue espressioni di sempre, prima di tutto offre la Testimonianza viva di Antonio Abate e invita tutti a imitare la fede di questo grande padre della Chiesa.

Spero che si riuscirà a non cadere in una banale ambiguità