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Agente massacrato da un detenuto perde i sensi: corsa in ospedale

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Un Assistente capo della Polizia Penitenziaria in servizio al carcere di Santa Maria Capua Vetere  è stato malmenato da un detenuto ed è finito in ospedale in osservazione per un trauma cranico e varie lesioni. Ne dà notizia Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe).

 

“Giovedì – racconta Fattorello – dopo l’allarme scattato nel reparto Infermeria a casa delle escandescenze di un detenuto di origini napoletane che era ricoverato, l’assistente capo di Polizia Penitenziaria, in servizio in altra postazione dell’Istituto, non ha esitato a correre di rinforzo. Nel tentativo di contenere il detenuto è stato però aggredito con inaudita violenza. Il collega ha avuto la peggio riportando diverse ferite e contusioni per i colpi subiti, ma cosa più grave ha perso l’equilibrio, battendo il capo su un gradino e ha perso i sensi”.

 

“Ecco – aggiunge il sindacalista – questa ormai è la quotidianità del servizio della Polizia Penitenziaria, per il quale sono saltati tutti gli schemi a discapito dell’ordine e della sicurezza delle strutture penitenziarie e dell’incolumità fisica del personale, ma ciò non fa notizia”. Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, “così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano”.