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Denunciato per maltrattamenti, zittisce vittima con audio compromettenti e poi la violenta in hotel: arrestato

 

 

MARCIANISE –
Il 9 settembre 2021, i Carabinieri della Stazione di Marcianise hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di quella Procura della Repubblica, nei confronti di L.M. classe 1984, poiché gravemente indiziato di “maltrattamenti contro familiare convivente (art. 572 co. 1 c.p.), lesioni personali aggravate (artt. 582, 576 co. 1 n. 1 e 577 co. 1 n. 1 c.p.), sequestro di persona (art. 605 c.p.), violenza sessuale (art. 609 bis c.p.), violenza privata (art. 610 c.p.)”, condotte consumate ai danni della ex moglie, a decorrere dal 2017.

Il provvedimento è originato dai risultati delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, avviate immediatamente dopo la denuncia presentata dalla vittima.

La stessa aveva inizialmente presentato una denuncia per gravi maltrattamenti, non solo fisici, subiti, sia durante la convivenza che dopo l’interruzione della stessa, salvo poi rimettere la querela. Qualche mese dopo presso la caserma dei Carabinieri si presentavano dapprima il padre della vittima, riferendo di aver ricevuto preoccupanti messaggi di aiuto da parte della figlia, e poi la stessa donna, determinata a raccontare i gravi episodi da lei subiti. La donna riferiva di essere stata costretta in precedenza a rimettere la querela dietro la minaccia dell’indagato di diffondere alcune sue registrazioni compromettenti, circostanza, questa, confermata da altre persone a lei vicine, compreso il padre, anch’egli vittima del ricatto.

 

Nel corso delle successiva audizione, la donna raccontava ulteriori episodi verificatisi medio tempore tra la prima e la seconda querela, tra cui un episodio in cui, attirata in un albergo dall’uomo, veniva sequestrata all’interno della stanza loro concessa – chiusa a chiave dall’indagato dopo averle sottratto il telefono cellulare – e violentata più volte nel corso della notte. Solo la mattina dopo la vittima riusciva a fuggire dalla stanza e a trovare riparo presso l’abitazione della madre che, escussa in merito, confermava di aver trovato la figlia in condizioni di shock.