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In cella l’accoltellatore di Genny: “Non pensavo di averlo ucciso, l’ho saputo dopo”

 

CASERTA/SAN MARCO EVANGELISTA/CAIVANO. I carabinieri della Compagnia di Caserta hanno fermato su ordine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Gabriel Ippolito, il presunto aggressore del 18enne Gennaro Leone, che nella notte ha perso la vita all’ospedale del capoluogo dopo essere stato accoltellato a una gamba da un coetaneo durante una lite scoppiata in pieno centro.

Si tratta un 19enne di Caivano, incensurato, identificato grazie alle testimonianze delle persone presenti, tra cui gli amici della vittima, e alle telecamere di videosorveglianza della zona. Dopo l’interrogatorio è stato spedito in cella.

Nella caserma di via Laviano, il 19enne, ha ammesso le sue colpe: era sotto choc e ha dichiarato di non essersi reso conto di aver ucciso l’altro contendente. Ha riferito di aver saputo solo in mattinata del tragico epilogo.

Gli ultimi minuti di Genny

Decisive testimonianze delle persone presenti, tra cui gli amici della vittima, e alle telecamere di videosorveglianza della zona. La tragedia si è consumata in piazza Correra, centro storico del capoluogo, poco dopo la mezzanotte. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Caserta, guidati dal capitano Pietro Tribuzio, intervenuti sul posto, il giovane avrebbe litigato con il coetaneo per motivi futili, forse per uno sguardo di troppo – il movente è comunque ancora in fase di accertamento – quando all’improvviso l’aggressore ha estratto un coltello a serramanico colpendo Leone alla gamba, e recidendogli probabilmente l’arteria femorale.

 

Il 18enne è stato portato all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dove il suo cuore ha smesso di battere intorno alle 3.30, probabilmente a causa del troppo sangue perso.

 

Nella foto la vittima Gennaro Leone