CASAL DI PRINCIPE. Voleva i soldi delle macchinette a mo’ di pizzo dal titolare della sala giochi “Joy to Play” di via Vaticale a Casal di Principe, e per ottenere il suo scopo ha millantato parentele con importanti esponenti anche dei clan napoletani (a quanto pare inesistenti). È con questa accusa che nella notte tra lunedì e martedì è stato arrestato Tommaso Corvino, 28 anni residente a San Cipriano d’Aversa, ce condotto in carcere dai carabinieri su ordine del Gip del tribunale di Napoli, nell’ambito di un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.
L’episodio estorsivo è avvenuto lo scorso 22 giugno: in quella circostanza secondo le indagini dei carabinieri della Compagnia di Casal di Principe Corvino ha minacciato di distruggere il gaming hall denominato Joy to play di via Vaticale.
Questa la minacciata proferita dal 28enne e contenuta anche nell’ordinanza eseguita stamattina: “A me mi chiamano u schizzato, sono di Casale, chiedi alla gente chi sono, mi conoscono tutti, vengo con Enzuccio o’ nir o spezzcatenae e scasso tutt cos. Stai sicuro che perdi il posto di lavoro e a Casale non ci metti più piede”.
Questa mattina si è tenuto l’interrogatorio di garanzia di Corvino, difeso dall’avvocato Vittorio Caterino: ai magistrati il 28enne ha chiarito la sua posizione evidenziando l’assenza di legami col clan.