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Riesame, ecco i verdetti per i protagonisti della retata del 21 luglio

AGGIORNAMENTO. Oltre a Clemente Messi Saccavino, hanno rinunciato al Riesame per strategia difensiva anche Luca Affinita e Clemente Pelaggi.

Il primo è il diretto collaboratore del capo promotore e latitante Alessio Biondillo, custode delle scorte di cocaina e intraneo ai conti e ai rapporti con i fornitori.

Pelaggi da Capodiconca è un pusher della vecchia guardia, da sempre dipende e viene rifornito dai sazioni. Nell’inchiesta il suo arresto è l’episodio di coda, di poco successivo alle ultime intercettazioni.

 

San Felice a Cancello. A parte Nicola Salvatore, liberato, sono stati rigettati tutti gli altri ricorsi al Riesame.

Il tribunale della Libertà in versione feriale non ha fatto sconti, ed era anche prevedibile.

Resta in carcere il meccanico Salvatore Napolitano, così come Rino Gagliardi alias ‘o pizzaiuolo (numero 2) di via Falda.

L’unico libero a parte l’arienzano di via Cappuccini è il leader della gang Alessio Biondillo, che stamani ha tagliato il traguardo del sedicesimo giorno di latitanza, un vero specialista delle fughe.

Non aveva presentato ricorso al Riesame l’avvocato di Clemente Saccavino, alias Messi, residente a Forchia.

Andrea Di Caprio resta nel carcere di Ariano Irpino, pur essendo incensurato, lo ripetiamo è il personaggio chiave dell’inchiesta, il più presente per i motivi che sappiamo, ed è uno dei due che presenta la denuncia nei confronti del pentito Franchino Massaro ’75.

LA POSIZIONE DI NAPOLITANO

LA GENESI DELL’INCHIESTA