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“Sete di libertà”: alla Reggia kimoni e turbanti in mostra, “cooperazione” parola chiave

CASERTA (Stefania Mastroianni). Inaugurata nella mattinata di ieri 22 luglio 2021 negli appartamenti reali della Reggia di Caserta la mostra “Sete di libertà – Stili e visioni di donne contro la violenza”, nata dalla collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Napoli (corso di Design della Comunicazione) e la Cooperativa E.V.A. con EvaLab, laboratorio artigianale dedicato alle donne vittime di violenza domestica.

Un evento di caratura sociale che ha alle spalle una partnership prestigiosa e impegnata nel sociale. L’utilizzo della bellezza la servizio del sociale, un’intuizione giusta e brillante che si inserisce appieno in un certo contesto socialmente impegnato della provincia casertana.

Alla conferenza stampa di ieri mattina, la parola chiave che è emersa è stata “cooperazione”, termine spesso associato a quello di sviluppo, e soprattutto a quello di sviluppo economico sostenibile. Lo ha affermato per prima la Presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Maria Gabriella Casella e, a stretto giro, gli altri intervenuti, in particolare Daniela Santarpia, Presidente della Cooperativa E.V.A. , e Lella Palladino, in qualità di coordinatrice del progetto presentato.

Il cuore del progetto

“Sete di libertà” nasce dalla volontà di riorganizzare e ripensare il futuro. Il progetto è frutto di una collaborazione tra i giovani fashion designers dell’Accademia napoletana ed EVALab: i primi hanno contribuito a disegnare e modellare kimoni e turbanti, la seconda ha fornito la manodopera, scelta tra le donne in uscita dalla violenza.

I materiali utilizzati sono le preziose sete di San Leucio, grazie al contributo del consorzio San Leucio Textile , che, destinate all’arredamento tessile, sono state ricollocate definendo ex novo capi per l’alta moda. Una vera metafora del percorso di violenza in uscita.

Perchè il kimono

Il kimono è elemento di sintesi fra gli spazi geografici, ponte tra i generi e le culture, oltre ad essere capo universale di confort ed eleganza: la struttura è semplice ma l’esecuzione rigorosa. La realizzazione dei capi è avvenuta sotto la supervisione della professoressa Angelina Terzo, sofisticata nel design e liberatoria nella vestibilità, e la guida delle professoresse Maddalena Marciano e Marilisa Moccia.

EVA LAB

Il laboratorio della cooperativa EVA è attivo in un bene confiscato alla camorra a Casal di Principe ed ha lo scopo di valorizzarne il buon uso, sostenuto da un finanziamento della Regione Campania (POR Campania FSE 2014-2020). Lavora con finalità sociali, di sostenibilità ambientale e di promozione della legalità.

Un altro modello di sviluppo è possibile

“Il modello economico di matrice sociale non è un’utopia. Basti pensare all’esempio di Ferdinando di Borbone e la sua colonia di San Leucio, un’utopia divenuta realtà” ha affermato la Presidente della Cooperativa EVA Daniela Santarpia.

“Ci piaceva pensare ad una sostenibilità economia, oltre ai finanziamenti, avere un prodotto da poter far circolare. Così sono nati i prodotti de Le Ghiottonerie di Casa Lorena e le sue marmellate della Reggia –  continua Santarpia – Abbiamo bisogno di politiche ambiziose e di ridefinire le priorità. Per noi sono quelle sociali, in primis l’idea che uscire dalla povertà e dalla violenza è possibile”.

Cooperazione

Di cooperazione ha parlato anche la Direttrice della Reggia di Caserta Tiziana Maffei che ha dichiarato: “La responsabilità nella gestione di un museo complesso come quello della Reggia di Caserta, in cui confluiscono un palazzo, un parco, un acquedotto, è sempre e solo condivisa. Per questo anche io riaffermo che la cooperazione è un ponte per lo sviluppo”.

E ancora: “Alla parola sensibilità preferisco responsabilità. Il Museo è una struttura composita che restituiamo, attraverso la nostra gestione, alla comunità. Oggi non possiamo più pensare al museo come a una galleria in cui abbiamo sistemato il passato e cristallizzato il salotto buono. Il museo è un luogo vivo, in cui si guarda, si trascorre del tempo, si condivide”.

La mostra

Visitabile fino al 25 luglio 2021 negli appartamenti della Reggia di Caserta, presenta un percorso di kimoni e copricapi in seta di San Leucio che ornano, in un continuo rapporto tra passato e futuro, le tappezzerie reali.

Gli artisti

Flora Ambrosiano, Carmela Amodeo, Lisa Casaburi, Chiara Crescenzo, Francesca Guerriero, Olga Muto, Federica Moriello, Marika di Genua, Michele David Sivo, Emanuela Zaccariello i fashion designers che hanno disegnato i capi in mostra.

Sonia Argenziano per il logo e l’immagine, Mattia Riccardi per il logo Eva, Alessandra Miele e Federica Antea Coppola per il visual design dell’evento.

A concludere, In her shoes

A chiudere l’evento, la proiezione del cortometraggio In her shoes della regista e montatrice casertana Premio Zavattini Maria Iovine.