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Muratore uxoricida trasferito in carcere ma sorvegliato: si teme gesto estremo

 

CASAPESENNA. E’ da ieri rinchiuso nel carcere di San Giorgio in isolamento Luigi Fontana, il 54enne muratore originario di Casapesenna che venerdì pomeriggio ha ucciso la moglie Maria Carmina Fontana nell’abitazione di Altopascio in provincia di Lucca.

L’uomo è in isolamento ma viene sorvegliato nel timore che possa commettere un gesto estremo: è ancora stravolto dall’orrore di cui si è reso responsabile. In queste ore intanto in forma strettamente privata sono stati celebrati i funerali della moglie.

La confessione

Fontana era stato ricoverato fino a martedì sera nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Luca di Lucca, dove è ricoverato da venerdì dopo il delitto avvenuto nell’abitazione di Altopascio. Assistito dall’avvocato Ilenia Vettori, nel corso dell’interrogatorio aveva risposto alle domande del gip ammettendo le sue responsabilità e delineando lo scenario di tensioni e liti nel quale viveva la sua famiglia dopo quel tradimento.

Il gip, convalidando il fermo, aveva disposto la custodia cautelare in carcere da mettere in atto soltanto quando il muratore si riprenderà. La moglie è stata uccisa con almeno dieci coltellate, inferte con un coltello da cucina dalla lama di 20 centimetri.