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Demolizioni, sindaco scrive al Ministro: “Ci abitano famiglie indigenti, fermiamo le ruspe”

 

CASAL DI PRINCIPE. “Illustrissimo ministro Cartabia, emani una direttiva che obblighi tutte le Procure a rinviare l’esecutivita’ delle demolizioni a dopo la fine dell’emergenza sanitaria, almeno laddove sussistano situazioni di fragilita’ sociale”.

 

E’ questo il “cuore” dell’appello che il sindaco di Casal di Principe Renato Natale ha fatto recapitare due giorni fa in una lettera al Guardasigilli Marta Cartabia, relativo al fenomeno dell’abusivismo edilizio e alla connessa attivita’ di abbattimento di immobili dichiarati abusivi con sentenza, che a Casal di Principe sono 190.

 

Il problema e’ che molti di questi immobili sono prime case abitate da famiglie indigenti, che li hanno tirati su negli anni, con grandi sacrifici, quando non c’era alcuno strumento urbanistico comunale, il cui abbattimento avra’ pesanti ricadute sul piano socio-economico, trattandosi di proprietari che sono per lo piu’ muratori e persone che hanno lavori precari che svolgono spesso in altre regioni.

 

La lettera di Natale alla Cartabia ha la sua genesi proprio in un episodio avvenuto di recente a Casal di Principe, dove la Procura di Santa Maria Capua Vetere, che nell’ultimo anno e mezzo ha lanciato nel Casertano una vera e propria offensiva contro i manufatti dichiarati abusivi con sentenza, abbattendone una ventina (cosa mai fatta prima), voleva abbattere una casa abitata da due famiglie con figli piccoli.