San Felice a Cancello. Continuano i colpi di scena in Municipio, stamani assieme alla lettera di Italia Viva, con la quale il partito ha chiesto al sindaco di estromettere dalla giunta Mario Verlezza, è arrivata una comunicazione di malattia del dirigente più importante attualmente in forza al Comune, il ragioniere Bernardino Ciccozzi.
Il suddetto ha inviato certificato per ben trenta giorni, dopo che era già reduce da un periodo di assenza ‘forzata’.
Il tutto avviene nel mese in cui bisogna approntare il bilancio propedeutico alla vita stessa dell’amministrazione.
L’amarezza del primo cittadino
Chiaramente il sindaco ci è rimasto male, ecco quanto ci ha dichiarato:
“Dispiace per il dirigente Ciccozzi, mi auguro che sia davvero una sciocchezza.
Bisogna però prendere atto che il tutto avviene in un momento delicato e all’indomani di alcune diversità di vedute che avevamo avuto sul fabbisogno del personale (3 categorie C e una D).
Lui chiedeva solo dei ragionieri, mentre io sono per persone più qualificate e soprattutto spalmate negli uffici dove c’è più bisogno.
Io sono sempre del parere che i dirigenti devono fare il loro lavoro e la politica deve fare il suo. Le due cose non devono mai mischiarsi, invece proprio in questo periodo sto notando qualcosa di stonato. Troppe abitudini consolidate, non va bene…
Nell’augurare a Ciccozzi una rapida guarigione, ho però bisogno urgentemente di sostituirlo e nelle more di quanto è accaduto ho fatto già richiesta al Comune di Casal di Principe per una convenzione ex articolo 14 per avere a disposizione il dipendente Enrico Pignata, uno che già conosce la nostra amministrazione dato che è stato assessore al Bilancio fino a pochi mesi fa.
Enrico mi ha dato la sua disponibilità e lo ringrazio. L’ufficio ragioneria è in grande difficoltà ma lui potrà darci una grande mano”.
Parole abbastanza forti quelle di Ferrara che ha intenzione di cambiare registro sul fronte proprio dei dipendenti, a questo punto, anche una volta che sarà rientrato Ciccozzi potrebbe esserci sul tavolo anche un rimpasto tra gli stessi capiarea.
Il 44enne commercialista non lo esclude, ha bisogno soprattutto di certezze, in un momento di emergenza e in vista del bilancio, senza il quale questa amministrazione non avrebbe più futuro.