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Ponte Bocca di Pantano: la rabbia di ‘Baia Felix’

Baia Domizia. L’associazione Baia Felix con il presidente Gaetano Moretta non ci sta, in merito al ponte ancora chiuso

 

Ci avevano creduto tutti coloro che l’estate scorsa avevano fatto ore di file al ponte Bocca di Pantano a Baia Domizia. Insomma, quest’anno si sperava in una risoluzione definitiva di tutte le problematiche di manutenzione, che per gli Enti di gestione territoriale dovrebbe avere priorità assoluta all’interno della programmazione amministrativa. Invece, siamo all’anno zero. I ponti di Bocche di Pantano a Baia Domizia sono chiusi da oltre un anno laddove da tempo il Presidente della Provincia Giorgio Magliocca aveva promesso una imminente soluzione delle connesse problematiche.

Il Presidente della Provincia fu invitato ad un tavolo organizzato ad hoc in Regione dove appunto si chiedeva la riapertura ad horas almeno di una sola carreggiata del ponte di Bocca di Pantano, per poi riaprirlo totalmente a Pasqua. Pertanto, è incomprensibile che oggi lo stesso Presidente possa annunciare l’approvazione di una Convenzione tra Provincia e Comune per il monitoraggio dei 2 ponti Bocca di Pantano anche in considerazione del fatto che la responsabilità e la manutenzione sono a carico del solo Ente Provincia.

Restiamo basiti pensando a come vengono affrontati i problemi del Litorale Domizio, dove il turismo è l’attività trainante. L’ ASSOCIAZIONE BAIA FELIX , i commercianti,  gli operatori, i cittadini e le  associazioni tutte denunciano l’ immobilismo dell’Ente Provincia, dannoso per i turisti e, soprattutto, per l’economia dell’intera area.

La chiusura o la marcia a senso unico alternato del ponte, obbligherebbe i turisti a cercare alternative per le loro vacanze fuori Regione, con evidenti danni sia economici che sociali, che si ripercuoterebbero, oltre che a livello locale, anche a livello regionale.

L’ASSOCIAZIONE BAIA FELIX si farà promotrice nei prossimi giorni di un incontro presso gli uffici della Regione Campania con l’intervento delle associazioni del territorio, dei commercianti e degli operatori del settore, per chiedere di mettere fine a una situazione paradossale che si protrae da oltre un anno per volontà o incapacità di chi dovrebbe invece intervenire per dovere di Istituto.