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L’ultimo viaggio: domani Nero torna a casa. Sindaco sotto choc: “Mi aveva mandato foto con casco”

 

 

MACERATA CAMPANIA/MARCIANISE. E’ un lunedì straziante tra Macerata Campania e Marcianise, due delle comunità toccate con più violenza dalle morte di Baldassarre Nero, il maresciallo dei carabinieri deceduto alle 4 di stanotte all’età di 49 anni per complicazioni successive al contagio da Covid.

 

Il comandante della stazione dell’Arma a Macerata Campania era stato prima ricoverato al Melorio di Santa Maria Capua Vetere, poi il 25 marzo scorso, in seguito al peggioramento delle condizioni, in particolare per una polmonite interstiziale provocata dal Covid-19, era stato trasferito al nosocomio partenopeo.

Domani alle 10.30 la salma di Nero giungerà al cimitero di Marcianise direttamente dal Cotugno e riceverà la benedizione nell’area nuova del Cappellone prima della tumulazione. Sconvolto don Antonio Piccirillo, parroco della chiesa di San Simeone Profeta a Marcianise, che celebrerà le esequie ovviamente in forma strettamente privata a causa della pandemia.

 

“E’ una bruttissima notizia – commenta il sindaco di Macerata Campania Stefano Antonio Cioffi – il maresciallo Nero era con noi da tanti anni, faceva parte della comunita’. L’ho sentito prima che fosse portato al Cotugno, quando ancora era ricoverato al reparto Covid del Melorio di Santa Maria Capua Vetere; mi mando’ la foto con il casco per respirare, poi la situazione e’ peggiorata e lo hanno portato in rianimazione al Cotugno. Da quel momento mi sono messaggiato con la figlia, che mi diceva che stava migliorando, poi ha avuto una crisi ed e’ morto. Questo Covid non vuole andarsene, e ha non solo colpito i carabinieri, ma anche tanti concittadini; sono almeno dieci quelli che stanno in ospedale. E stamattina fuori ad uno studio medico c’erano tante persone in attesa. La gente deve stare attenta, adottero’ altre misure” conclude Cioffi.

 

Tanto dispiacere anche al Comando provinciale dell’Arma, a Caserta. “Era un gran lavoratore – dice un collega – e tutti, sia noi compagni di lavoro che i cittadini, lo volevamo bene e lo stimavamo”. Nero, una vita nel Casertano tra le stazioni di Grazzanise, dove fece numerose indagini contro il clan dei Casalesi, e poi negli ultimi anni a Macerata Campania, lascia la moglie e la figlia.