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Uccisa dal marito, la criminologa: “Denunciare malgrado il Covid”

San Felice a Cancello.A marzo scorso durante il lockdown ci sono state migliaia di violenze domestiche, in un momento difficile per tutti le sfortunate donne rinchiuse in casa con i loro aguzzini avevano ancor più difficoltà nel chiedere aiuto. L’impennata di violenza non si arresta, tante, troppe donne continuano a subire maltrattamenti e a morire”.

 

Così, la criminologa Antonella Formicola, commenta l’ennesimo femminicidio, questa volta accaduto in provincia di Caserta a San Felice a Cancello, dove Michele Marotta ha ucciso la moglie sparandole con una pistola.

 

“Mentre il mondo giustamente è distratto dalla grave pandemia che ci coinvolge tutti, – continua – dobbiamo trovare il modo e la forza nonostante tutto di non abbassare la guardia. E’ necessario continuare a garantire alle donne tutela e protezione. Lo dobbiamo a loro e anche ai propri figlioli, sono troppi gli orfani che subisco violenze all’interno delle mura domestiche e troppi sono anche quelli a cui viene strappata la loro mamma”.

 

“Siamo in un periodo drammatico – conclude Formicola – ma la lotta, alla ‘violenza di genere’ deve continuare. Noi operatori del settore seppur con tante difficoltà ci siamo e invitiamo le donne come sempre a denunciare: la paura è la peggiore nemica in questi casi. Il mio abbraccio commosso alla famiglia della giovane uccisa nel Casertano”.

 

Gabriella Notorio, presidente dell’Associazione “Frida Kahlo la città delle Pari Opportunità”, responsabile dello Sportello Antiviolenza “Le Porte di Frida” di Marano di Napoli, dal canto suo fa sapere che in questo periodo, con l’aumento delle restrizioni, si inizia a notare “una diminuzione delle richieste di aiuto da parte delle donne, pur operando nel pieno rispetto delle procedure anticovid”. “Temiamo – spiega Notorio – che le donne non denuncino gli episodi di violenza per timore della pandemia. Questo può incidere notevolmente sull’incremento stesso della violenza tra le mura domestiche. Sentiamo la necessità di invitare le donne a rivolgersi ai centri e agli sportelli antiviolenza e, nel nostro caso, a contattarci telefonicamente, al numero