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Mal di testa mentre è a tavola, luogotenente dei Nas si accascia e muore. Tre comunità in lutto

Mal di testa mentre è a tavola, luogotenente dei Nas si accascia e muore. Tre comunità in lutto

AVERSA/MARCIANISE/MELITO. Tre comunità lo piangono: Marcianise, Aversa e Melito oggi sono unite dal cordoglio per la morte del luogotenente Donato Di Grazia, in servizio ai Nas di Latina e deceduto all’età di 53 anni

Ieri sera è stato colpito da un malore mentre era in casa e purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare. I funerali sono stati celebrati nella giornata di oggi a Latina.

Il ricordo

Centinaia gli attestati di cordoglio ai familiari. A ricordarlo è anche Antonello Velardi, ex sindaco di Marcianise, città di origine della moglie: “Se ne è andato all’improvviso, anche lui. Era seduto a tavola, a casa: gli è venuto un forte mal di testa fino a scoppiare, poi si è accasciato. Donato Di Grazia aveva 53 anni, era un luogotenente dei carabinieri, era nato a Melito e aveva radici ad Aversa ma era tutt’uno con Marcianise. Aveva sposato la professoressa Maria Alborino, figlia di Maria Rosaria Tartaglione, esponente della sterminata, omonima genia. Lo zio (fratello della madre) della professoressa Alborino è il cavaliere Angelo Tartaglione, presidente della sezione di Marcianise dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato. Mi ha dato lui la notizia e gli rinnovo qui le condoglianze, estendendole a tutti i familiari.

 

I funerali di Donato si sono svolti oggi, dopo mezzogiorno, a Latina dove prestava servizio: era responsabile dei Nas, il reparto specializzato dei carabinieri che si occupa della sanità. Prima di Latina aveva lavorato in Sardegna, a Cagliari (era entrato nell’Arma 33 anni fa): si era laureato in biologia e aveva deciso di fare domanda nei Nas da dove non è mai più uscito.

 

Donato lascia la moglie e tre figli, giovani e forti ma ora meno forti senza il loro papà: Pasquale, 28 anni, Angela, 24, Emmanuele, 22. A loro va il nostro abbraccio, ancora increduli per come la vita si possa spegnere d’incanto, in un attimo, e lasciarci senza parole, inchiodati al nulla. Donato è stato cremato oggi pomeriggio, nel rispetto delle sue volontà: ci restano le ceneri e questa sua foto. Impettito, in grande uniforme: un carabiniere vero. Portato via da un mal di testa, all’improvviso.”