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Reparto devastato dopo rivolta, trasferiti 20 detenuti

 

Nuovi disordini in carcere per le videochiamate: “Detenuti stanno incendiando e distruggendo”

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Disordini sono stati registrati ieri e oggi nel reparto Senna del carcere di Santa Maria Capua Vetere, che ospita detenute per reati associativi. Secondo quanto riferisce Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria), ieri le circa 50 detenute del reparto Senna hanno protestato per “la sospensione delle videochiamate in tutte le sezioni sottoposte ai circuiti ad alta sicurezza”.
Oggi la protesta è proseguita e, aggiunge Fattorello, “a dar man forte alle rivoltose è stato il reparto Tamigi con circa 150 detenuti classificati Alta sicurezza. La protesta messa in atto è particolarmente violenta, con rifiuto di rientro dai passeggi, incendi e distruzione di suppellettili.
Il personale della Polizia penitenziaria attende ordini e regole di ingaggio chiare da parte delle autorità preposte alla gestione di tale evento critico,  con liberatoria di eventuali responsabilità sull’applicazione dell’articolo 41 dell’ordinamento penitenziario, come invece verificatosi per i noti fatti che qui non siamo a ripetere. Il Sappe – conclude Fattorello – è stato, é e sarà al fianco dei colleghi in divisa e contro alle spettacolarizzazioni e comizi dei vari garanti che soffiano sul fuoco”.

Trasferiti 20 detenuti

All’ interno del reparto sono avvenuti incendi   e devastazioni. Anche il reparto femminile è stato colpito dal caos e le donne non volevano rientrare nelle celle.

Dopo i disordini è stato emesso un ordine di trasferimento di 20 detenuti, individuati tra i più facinorosi, dopo che altre persone erano state traferite in seguito alla rivolta dello scorso 13 giugno.

“La situazione è tesa e diventa grave. Chiediamo una repressione totale delle violenze che avvengono all’interno degli istituti carcerai. Ci sono dei detenuti che fanno il bello ed il cattivo tempo, decidono le sorti della vita carceraria, questo non deve più essere concesso.

Il carcere deve servire da punizione e da monito e allora è necessario prendere delle misure affinché alcuni individui rispettino le regole e non prendano il comando della situazione, lo Stato deve farsi sentire.”  ha dichiarato il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.