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Covid, Oms stravolge tutto: “Per essere guariti non serve tampone negativo”. Tre giorni e tutti in strada

 

NAZIONALE Cambiano le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms) per il rilascio dall’isolamento dei pazienti che hanno contratto l’infezione da nuovo coronavirus. Non servono piu’ necessariamente due tamponi negativi a distanza di almeno 24 ore, oltre alla guarigione clinica. Le linee guida provvisorie dell’Oms aggiornate il 27 maggio prevedono che bastino tre giorni senza sintomi (inclusi febbre e problemi respiratori). “I criteri aggiornati – specifica l’Oms – riflettono i recenti risultati secondo cui i pazienti i cui sintomi si sono risolti possono ancora risultare positivi per il virus SarsCoV2 mediante tampone RT-PCR per molte settimane. Nonostante questo risultato positivo del test, e’ improbabile che siano infettivi e pertanto che siano in grado di trasmettere il virus a un’altra persona”.

 

Secondo il documento dell’Oms i criteri per la dimissione di pazienti dall’isolamento senza necessita’ di ripetere il test sono i seguenti: per i pazienti sintomatici 10 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi, piu’ almeno 3 giorni aggiuntivi senza sintomi (inclusi febbre e sintomi respiratori): per i casi asintomatici:10 giorni dopo il test positivo per SarsCov2. L’Oms fornisce anche degli esempi: “se un paziente ha avuto sintomi per due giorni, potrebbe essere esentato dall’isolamento dopo 10 giorni piu’ 3, pari a 13 giorni dalla data di insorgenza dei sintomi; un paziente con sintomi per 14 giorni, puo’ essere dimesso (14 giorni piu’ 3 giorni, pari a 17 giorni dopo la data di insorgenza dei sintomi; con sintomi per 30 giorni, il paziente puo’ essere dimesso (30 giorni piu’ 3 , quindi 33 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi)”.

 

” Nel documento si legge inoltre che i Paesi possono scegliere di continuare a considerare il risultato dei test fra gli elementi per i criteri di rilascio. In tal caso, e’ possibile utilizzare la raccomandazione iniziale di “due test negativi basati sulla Pcr a distanza di almeno 24 ore”.La decisione di modificare le linee guida e’ stata presa iconsiderando che il virus attivo non risulta presente, se non raramente, nei campioni respiratori dei pazienti dopo 9 giorni dall’insorgenza dei sintomi, in particolare nei casi di infezione lieve di solito accompagnati da livelli crescenti di anticorpi neutralizzanti e dalla risoluzione dei sintomi.