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Carcere nel caos. Altra rivolta in atto, 7 poliziotti feriti in poche ore: “Hanno teso un agguato”. FOTO

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Ancora tensione nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Nella notte 6 agenti sono stati aggrediti da due detenuti che avevano precedentemente appiccato il fuoco all’interno della cella. All’arrivo degli agenti della Polizia penitenziaria, i due detenuti, entrambi extracomunitari, hanno teso loro un agguato costringendo 3 agenti alle cure in ospedale. Questa mattina alcuni agenti della penitenziaria stanno manifestando all’esterno del carcere, rifiutandosi di prendere servizio: un altro loro collega è stato ferito in questi minuti.

 

C’è in atto infatti una rivolta dei detenuti, sarebbe in atto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in questi giorni al centro di polemiche riguardanti una inchiesta su presunti pestaggi avvenuti nell’istituto di pena lo scorso 6 aprile. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali la rivolta e’ scoppiata nel reparto Danubio.

 

“In questo momento, dopo l’aggressione di ieri sera con due agenti costretti a ricorrere alle cure mediche, è in corso una rivolta al carcere di Santa Maria Capua Vetere e un altro poliziotto è rimasto ferito. Vicende che seguono la notifica dei provvedimenti nei confronti degli agenti e i conseguenti festeggiamenti in cella e fuori dall’istituto di pena. La catena di eventi dimostra come la situazione sia completamente fuori controllo. Vicinanza, sempre, al corpo della polizia penitenziaria. Il silenzio del Ministro Bonafede sulle modalità di notifica dei provvedimenti prima e sui brindisi nelle celle poi, è inquietante. E’ arrivato però il momento che lo Stato faccia sentire la propria voce a sostegno degli agenti che non possono essere lasciati soli”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega, Gianpiero Zinzi, che questa mattina ha incontrato gli agenti della polizia penitenziaria in servizio al carcere di Santa Maria Capua Vetere

IL PRIMO LANCIO

SANTA MARIA CAPUA VETERE. “Carcere di Santa Maria Capua Vetere: prima la rivolta in carcere, senza che un delinquente sia stato punito. Poi 48 poliziotti indagati per ‘tortura’, e stanotte altre violenze e altri poliziotti feriti. Basta, il limite e’ stato superato: ministro Bonafede, sveglia!”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

 

Nella notte ci sarebbe stata infatti un’altra mini rivolta sedata dagli agenti con tanto di un principio di incendio in una cella.

 

Nella giornata di ieri avevamo già scritto (clicca qui per leggere l’articolo) di altri due episodi controversi avvenuti nella prima giornata post-indagini  con un extracomunitario recluso che si è barricato in cella con un coltello e un 35enne capuano trasportato in ospedale dopo essere andato in escandescenza.

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