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La nuova autocertificazione: ecco come fare per andare dagli affetti. Governo diviso sugli “amici”

 

NAZIONALE. La certezza si avrà solo quando nelle prossime ore quando il governo provvederà sul sito del Ministero dell’Interno ad aggiornare le Faq. Ci sono già però le prime ipotesi su come compilare la nuova autocertificazione per andare da parenti (sicuramente), fidanzati/e (molto probabilmente) o amici (questo è ancora da vedere).

 

Sarà nella sostanza, salvo lievi aggiustamenti, uguale a quella che è attualmente in uso l’autocertificazione che sarà in vigore dal 4 maggio. Cambieranno i riferimenti di legge con l’inserimento dell’ultimo dpcm approvato dal premier Giuseppe Conte. L’intento è quello di semplificare il più possibile. Sarà poi cura delle singole persone aggiungere a penna nell’apposito spazio la motivazione di spostamento come ad esempio la visita ai congiunti.

Un termine che non ha ancora avuto un’interpretazione univoca ma che sembrerebbe riferirsi a genitori, nonni, nipoti, cugini, fidanzati e coppie di fatto. Questa, come altre questioni, saranno poi chiarite dalle faq che saranno pubblicate sul sito del governo probabilmente nel week end. Si attende infine anche una circolare del Viminale ai prefetti che chiarirà alle forze di polizia come svolgere i nuovi controlli, che indubbiamente cambieranno scenario.

 

L’apertura agli amici divide la maggioranza

“Quella dell’amico mi pare un po’ azzardata perche’ uno rischia di spostarsi a prescindere. Peraltro c’era il tema se valesse o meno l’autocertificazione. Proprio domani avremo una ulteriore riunione con il ministro agli Affari Regionali Boccia e su questo volevo avere proprio dei chiarimenti”.

Cosi’, il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, intervenendo alla trasmissione ‘Pomeriggio Cinque’ su Canale 5, ha replicato alla conduttrice, Barbara D’Urso che gli chiedeva un commento sulle parole del viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri secondo cui in anche un amico potrebbe essere considerato un ‘affetto stabile’, “Non l’ho capita fino in fondo nemmeno io – ha proseguito il governatore emiliano-romagnolo -. Esisteva il divieto di spostamento fuori dal proprio comune tranne che per motivi di lavoro e salute e anche per l’acquisto di cibo ma per piccoli comuni che non avevano nemmeno un negozio alimentare. Adesso – ha argomentato Bonaccini – viene introdotto questo del congiunto che poi mi pare sia stato, nella definizione, ampliato a tutti coloro che hanno una relazione diciamo stabile”.

“Quella dell’amico – ha ribadito – mi pare un po’ azzardata perche’ uno rischia di spostarsi a prescindere e peraltro c’era il tema se valesse o meno l’autocertificazione. Proprio domani avremo una ulteriore riunione con il ministro agli Affari Regionali Boccia e su questo volevo avere proprio dei chiarimenti. Il ministro – ha concluso Bonaccini – ha una continua interlocuzione con noi, e’ proprio il nostro riferimento. Per noi, comuni e province sta facendo anche un ottimo lavoro.”

Le regole per compilarla

Il Corriere della Sera ha diramato quattro regole per compilare la nuova autocertificazione soprattutto in riferimento alla visita ai congiunti

“1. Riempire tutti gli spazi sull’identità della persona che effettua lo spostamento.
2. Compilare l’indirizzo da cui è cominciato lo spostamento e quello di destinazione
3. riempire tutti gli spazi barrando la casella “situazione di necessità”
4. nello spazio “a questo riguardo dichiara che…” specificare che si tratta di una visita a un “congiunto” inserendo soltanto il grado di parentela ma non l’identità.”

Al momento appare in bilico la posizione degli amici, perorata solo dal viceministro Sileri anche se in ogni caso non dovrebbe essere inserita l’identità del compagno o della fidanzata al momento del controllo.