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Speculatori del virus, aumenti pure su pane bombole di gas. Mascherine decuplicate: “Non fanno scontrino”

 

 

MARCIANISE. L’emergenza Coronavirus ha tirato fuori il meglio in molti, risvegliando il senso della comunità che sembrava sopito, ma ha anche messo in moto la voglia di speculare su questo periodo nefasto. Da Marcianise ci stanno arrivando diverse segnalazioni a proposito di comportamenti non certo irreprensibile da parte di alcuni commercianti sia nei confronti dei dipendenti che dei clienti.

 

Non tutti i supermercati rispettano infatti le limitazioni, su tutte quella del metro di distanza, mentre ci sono ancora dipendenti non muniti di guanti e mascherina benchè tra i pochi ancora obbligatoriamente a contatto con decine e decine di clienti ogni giorno.

 

E passiamo proprio agli utenti che stanno subendo rincari su merce di diverso genere. La parte del leone la fanno ovviamente le mascherine e i prodotti di igiene. Il gel per le mani, in confezione piccola, si vede nelle farmacie anche a 5,90 euro. Sulle mascherine la situazione è paradossale: “Ho trovato solo quelle che si usano normalmente per verniciare. Di solito si pagano 20 centesimi l’una, stavolta ho sborsato per una confezione di 10 ben 30 euro” ha riferito un residente che ha puntualizzato come la vendita delle mascherine (nella foto) sia stata completata rigorosamente senza scontrino.

 

Niente ricevuta nè traccia anche per la bombola di gas: prima del virus servivano 12 euro, ieri un anziano ne ha pagati 16.  Per i generi alimentari la situazione è diversa, ma nemmeno il cibo è esente da rincari: in un panificio incremento di 10 centesimi sul pane dal giorno dell’entrata in vigore del decreto.