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Sindaco ucciso, commissione d’inchiesta per svelare il giallo

Di 12 Febbraio 2020Politica

 

MADDALONI. «Fare luce sulla morte del sindaco Angelo Vassallo è un dovere verso la sua famiglia ma anche verso le istituzioni tutte della Repubblica italiana. Perché uccidere un sindaco oltre che una ferita profonda inferta ai suoi affetti e alla sua comunità, i cittadini di Pollica, è una ferita all’intero Paese e ai suoi rappresentanti». Così Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, si schiera con chi chiede di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sull’omicidio del ‘sindaco pescatorè di Pollica (Salerno), avvenuto il 5 settembre 2010.

 

«Dieci anni dopo quell’orribile atto di violenza – sottolinea Decaro in una nota -, dieci anni in cui non si è riusciti a individuare gli autori di quell’assassinio, è imperativo tentare qualsiasi strada. Una commissione parlamentare di inchiesta, invocata dal sindaco di Fiorano Modenese, Franco Tosi, è una richiesta che faccio mia e propongo a tutti i sindaci italiani di rilanciare. Sappiamo che alcuni parlamentari hanno già manifestato la loro disponibilità alla proposta di Tosi e che in Senato è depositata una proposta di legge per costituire la commissione. Chiedo ai parlamentari di unirsi a questa domanda di giustizia. Una domanda che si leva da Pollica, il piccolo, incantevole Comune del Cilento che il sindaco pescatore amministrava, ma che raccoglie il sostegno dell’Italia intera. L’assassino di Angelo Vassallo – conclude – non può restare impunito».

 

Per l’omicidio di Vassallo c’è un solo indagato a piede libero (ma recluso per altro), in attesa dell’evolversi dell’inchiesta. Si tratta dell’ex carabiniere Lazzaro Cioffi, originario di Maddaloni ma residente a Casagiove prima dell’arresto, e noto negli ambienti criminali caivanesi, ai quali secondo la Dda passava informazioni, col soprannome di Marcolino.