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Guerra di camorra, 7 ras a processo: colpo di scena in aula

 

Marcianise. Tra meno di un mese sarà sciolta la riserva e si potrà celebrare l’udienza preliminare per i sette ras del clan Belforte (uno dei quali pentito) finiti a processo nell’ambito dell’inchiesta su due omicidi che insanguinarono gli anni Novanta a Marcianise.

 

La Dda ha chiesto infatti il processo per Salvatore Belforte, Domenico Belforte, Luigi Trombetta, Felice Napolitano, Pasquale Cirillo, Bruno Buttone (collaboratore di giustizia) e Gennaro Buonanno, accusati di aver partecipato ai delitti di Giuseppe Farina e Giovanni Battista Russo.

All’apertura dell’udienza Salvatore Belforte ha chiesto attraverso il suo legale Salvatore Piccolo di ricusare il giudice poichè già coinvolto in una controversia col boss, avendogli negato il gratuito patrocinio. Il processo è stato rinviato a marzo in attesa di comprendere chi chiederà l’abbreviato, rito col quale vuole essere giudicato lo stesso ex capoclan.

 

Il processo giunge al culmine di un’attività investigativa, condotta nell’anno 2017, consequenziale alle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia che hanno consentito di individuare gli autori dell’omicidio di Giovanni Battista Russo, classe 1945, assassinato in Marcianise il 9 gennaio 1997.

L’omicidio, di chiara natura camorristica, si inserisce a pieno titolo nella guerra che vide tra gli anni 1986/2007 contrapposti due clan, i Piccolo, noti come i “Quaqquaroni”ed i Belforte soprannominati i“Mazzacane”, per l’egemonia territoriale dei traffici illeciti nell’area di Marcianise.

 

Secondo la Dda Domenico Belforte sarebbe stato il mandante, Cirillo e Buttone gli esecutori, Trombetta lo specchiettista, mentre Buonanno avrebbe fornito le armi. La scelta della vittima, appartenente al gruppo Piccolo, era stata dettata in virtù della partecipazione della stessa ad azioni omicidiarie compiute a danno di appartenenti al gruppo Belforte.