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Posti di lavoro in cambio di favori sui permessi alla clinica, l’inchiesta si allarga

Di 24 Gennaio 2020Cronaca

Castel Volturno. Secondo gli inquirenti avrebbero ottenuto posti di lavoro in cambio di atti non legittimi i funzionari della Regione Campania indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere che ieri ha portato all’arresto del noto imprenditore della sanità Vincenzo Schiavone, proprietario di alcune cliniche in Campania. La vicenda riguarda il dirigente Antonio Postiglione, responsabile della Direzione Generale per la Tutela della salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario regionale, il funzionario della giunta regionale Antonio Podda e Arturo Romano, consigliere delegato per i rapporti con il sistema sanitario regionale.

 

Nel mirino della Procura c’è l’ampliamento della clinica Pineta Grande di Castel Volturno, un progetto da decine di milioni di euro la cui prima pietra fu posta nel marzo 2018 alla presenza proprio di De Luca. Per gli inquirenti Schiavone non aveva le carte in regola per ampliare la struttura e per passare ad oltre 400 posti letto, né dal punto di vista urbanistico che da quello della compatibilità con la normativa regionale; così per ottenere le autorizzazioni, avrebbe corrotto funzionari comunali e regionali.

 

In entrambi i casi la Procura ha accertato assunzioni fatte da Schiavone, nelle proprie cliniche, di persone vicine ai funzionari pubblici che lo hanno aiutato nella pratica. Tra gli indagati compare anche l’ex dirigente della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, Salvatore Buonomo, trasferito a Potenza nel novembre scorso; Buonomo risponde dei reati di abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e distruzione o deturpamento di bellezze naturali. Un suo funzionario, Giuseppe Schiavone, ha ricevuto ieri la misura cautelare della sospensione dal lavoro per un anno.