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Vanno a prostitute a Marcianise e le pagano col Pos. Scoperto giro a luci rosse. I NOMI

Marcianise. Tocca anche Marcianise e in particolare le escort presenti tra il Vialone e la zona industriale l’inchiesta della Squadra Mobile di Venezia, che ha scoperto un «giro» in cui erano coinvolte una cinquantina di ragazze, tutte dell’Europa dell’Est, soprattutto romene, impiegate in due night club, l’«Arabesque» a San Donà di Piave e il «Game Over» a Quarto d’Altino, chiusi nel blitz degli investigatori.

Nel corso dell’inchiesta è emerso che alcune escort anche a Marcianise utilizzavano il terminale ‘pos’ per farsi pagare la prestazioni con carta di credito. Al termine del blitz in carcere, su ordinanza richiesta del sostituto procuratore Federica Baccaglini ed emessa dal gip Davide Calabria, sono finiti Matteo e Federico Vendramello, di 40 e 44 anni, di jesolo (Venezia), mentre ai domiciliari sono stati posti una cittadina romena Michaela Hobila (35), residente a Jesolo, Lorenzo Borga (70), di San Donà e Ugo Bozza (66), di Portogruaro, che si occupavano dell’organizzazione logistica.

Le giovani donne consegnavano ai gestori dei night dal 50 al 70% del guadagno. L’indagine è cominciata alcuni mesi fa grazie a un esposto anonimo. Le ragazze, assunte con regolari contratti come collaboratrici nei night club, erano indotte a prestazioni sessuali all’interno del privè, in albergo oppure a casa del cliente, con prezzi da 150 a 1.500 euro. In caso di prestazione fuori dal club, portavano con sé i pos, mascherando i pagamenti con l’acquisto di bottiglie di bevande o alcolici nel locale