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Puzza a Marcianise, ecco i risultati dell’Arpac: la verità dopo i controlli

Marcianise. Sono stati resi noti gli esiti delle verifiche effettuate dall’Arpac a Marcianise lo scorso luglio. A ufficializzarlo è l’ex sindaco Antonello Velardi in un lungo post sui social.

“L’Arpac ha comunicato il risultato dei controlli eseguiti per tutta l’estate sul territorio di Marcianise dopo l’emergenza puzza. Li ha comunicati al Comune di Marcianise ma il commissario prefettizio Michele Lastella non li ha diffusi, e francamente ignoro i motivi di tale scelta. Fummo noi, come amministrazione comunale, rispondendo alle sollecitazione dei cittadini e delle associazioni, a richiedere quei controlli e mi sembra giusto darne notizia. Meglio tardi che mai, è il caso di dire.

Lo studio è molto articolato, con un dettaglio di tutto il monitoraggio, realizzato grazie a centraline posizionate in alcuni punti cardine di Marcianise e ad un questionario diffuso tra i cittadini grazie alla collaborazione del Comitato Fuochi. Sono una cinquantina le pagine che compongono la “Relazione della campagna di monitoraggio delle maleodoranze nel comune di Marcianise”, realizzata dall’Arpac. Lo studio è a disposizione di tutti quanti vorranno prendere visione: proprio per questo, lo trasmetteremo autonomamente al Comitato Fuochi perché lo diffonda e lo custodisca anche a futura memoria. Provo nel frattempo a fare una sintesi qui, partendo direttamente dalle conclusioni.

“Si può ritenere – scrive l’Arpac – che le problematiche denunciate siano il frutto di molteplici e concomitanti fattori che possono essere così sintetizzati: spandimento letame e presenza di allevamenti; impianti di depurazione delle acque reflue; impianti Stir di Santa Maria Capua Vetere e Caivano”. Restano confermati i nostri sospetti. E, soprattutto, è scongiurata ogni altra ipotesi negativa per la salute dei cittadini. Ovviamente, andrebbero prese delle contromisure da parte dell’amministrazione comunale di Marcianise e, sul punto, la stessa Arpac è molto precisa, indicando in modo dettagliato le azioni da compiersi in tal senso. Spero vivamente che il commissario prefettizio se ne faccia carico, appena ne avrà la possibilità. Io aspetto fiducioso di leggere un suo comunicato stampa.

Due osservazioni. La prima: non eravamo dei poveri fessi che inseguivano la puzza con il naso, come hanno sostenuto diversi esponenti della politica marcianisana e come hanno sostenuto i consiglieri che hanno firmato la mozione di sfiducia dei miei confronti, sottolineando che carente era stata la mia azione a difesa dell’ambiente. Ma evidentemente non sapevano e non sanno di che parlano: sono abituati ad altre pratiche, in fin dei conti della vera difesa dell’ambiente non gliene frega granché. Aggiungo che il monitoraggio – con i crismi della scientificità – è il primo realizzato nella storia recente di Marcianise; anche per questo, sono particolarmente grato all’Arpac, nelle sue varie articolazioni. La seconda: un risultato di questo tipo andava pubblicizzato nel modo più ampio possibile e ciò non è avvenuto da parte della gestione commissariale del Comune. Ma anche in questo caso c’è una spiegazione: il viceprefetto Lastella non è un giornalista e ha poca dimistichezza con la comunicazione, per cui non ha colto l’importanza della divulgazione. Con questo mio post vado in suo soccorso, me ne sarà sicuramente grato.”