San Cipriano d’Aversa/Trentola Ducenta/Aversa. E’ Giacomo Capoluongo una delle figure chiave dell’ordinanza che ha portato nei giorni scorsi all’arresto di 17 persone. Un tempo vicino all’entourage dell’ex boss “O’ Ninno” Antonio Iovine, Capoluongo si sarebbe ricavato uno spazio anche nei nuovi Casalesi, assumendo addirittura il ruolo di cassiere.
Dall’attivita’ investigativa, iniziata nel 2016, che ha trovato anche molte reticenze da parte di imprenditori, sintomo che il potere del clan riesce ancora ad influenzare, e’ emerso che Giacomo Capoluongo raccoglieva i soldi delle estorsioni, dello spaccio e del traffico di armi nell’agro aversano, assumendo un ruolo di primo piano all’interno dell’organizzazione.
Gli investigatori hanno anche messo sotto intercettazione proprio il cellulare di Capoluogo sentendo anche alcune minacce nei confronti degli agricoltori. “Mi devi dare i soldi, non voglio sapere nulla – minaccia – io non li posso fermare a quelli di Aversa, ti vogliono togliere da terra. Mi devi far sapere entro domani se mi vuoi pagare, altrimenti vengo lì e mi prendo tutte le serre”.