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Gli scenari: voto a primavera 2020, Italia Viva e Lega le new entry. Prime mosse nell’area Renzi-Bosco

Marcianise. A quattro anni dalla vittoria di Antonello Velardi i cittadini di Marcianise saranno chiamati ad eleggere un nuovo primo cittadino. Si andrà alle urne soltanto dodici mesi prima della scadenza naturale, un intervallo di tempo anche lungo, ripesando alle ultime due amministrazioni di centrodestra targate Tartaglione e De Angelis, durate complessivamente cinque anni. Con l’addio di Velardi subentrerà nelle prossime ore un commissario scelto dalla Prefettura che dovrà condurre il Comune all’appuntamento con le urne, presumibilmente fissato per la prossima primavera.

La caduta di Velardi chiude anche un cerchio per il centrosinistra che nel 2009 disse addio al governo della città, riprendendolo solo parzialmente nel 2016 (lo stesso Pd era spaccato) per finire quest’esperienza nel 2019. Il filo conduttore invisibile ma costante di questo decennio sembra sempre Filippo Fecondo, tra i primissimi ad entrare nel nuovo esercito renziano di “Italia Viva”, soggetto politico che non potrà non avere un ruolo anche nelle prossime Amministrative di Marcianise. La mozione di sfiducia e la ribellione di parte dei cinque consiglieri di maggioranza che ha portato alla fine della consiliatura sarebbe stata benedetta, secondo i beninformati, dallo stesso architetto. Difficile capire però cosa succederà nel centrosinistra, anche perchè lo stesso Pd, almeno per come lo si concepiva fino a qualche tempo fa, è ora diviso in tre frazioni: l’area di Fecondo che potrebbe virare su Italia Viva, quella vicina al segretario Raucci e i fedelissimi di Velardi.

E’ di queste ore la prima mossa di un’altra area politica vicina a Renzi: Campania Libera, poche ore dopo l’adesione del referente Bosco proprio a Italia Viva, ha già messo in atto la macchina elettorale. Maria Di Lernia e Francesco Santoro sono infatti stati nominati n mattinata vicesegretari della sezione cittadina.

I riflettori di molti sono puntati però sul centrodestra, il grande assente delle grandi manovre di questi anni. Evaporato il gigante Forza Italia, le attenzioni di molti sono puntate sulla Lega, la vera new entry della prossima competizione. Il gruppo dirigente provinciale punta molto su Marcianise e di certo vorrà giocare un ruolo importante fin dalla scelta del candidato sindaco.

Alla terza partecipazione alle elezioni comunali, invece, il Movimento 5 Stelle che dopo aver ottenuto nel 2016 il primo consigliere della storia con Guerriero sogna il colpaccio forte dell’innegabile consenso delle ultime consultazioni in città o almeno di arrivare ad una maggiore rappresentanza.