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Dalla A di “Arrendetevi” alla Z di Zinzi: l’alfabeto di Velardi tra neologismi e tormentoni

Marcianise. Neologismi, tormentoni, parole forti, quasi sempre via social. E’ stata una consiliatura caratterizzata da molte parole entrate nel linguaggio comune. Le abbiamo raccolte in un alfabeto: tre anni e mezzo di Velardi in 21 lettere.

A = Arrendetevi, siete circondati. La frase diventata motto soprattutto nella prima fase della consiliatura quando un sindaco in versione ruspa tentava di spazzar via avversari e cattive abitudini. Ha finito per essere circondato e si è arreso.

B = Ballottaggio. Tre anni e quattro mesi per passare dal secondo turno in cui ha prevalso su Dario Abbate alla mozione di sfiducia. Nonostante questo è il sindaco più longevo dell’ultimo decennio.

C = Consiglio. E’ stata una crisi consiliare quella che ha condotto alla conclusione dell’amministrazione comunale di Velardi. La strada della mozione di sfiducia ha portato davanti alla città le spaccature della maggioranza.

D = Dirigenti. La ventata di rinnovamento è passata per uomini fidati di Velardi ai posti di rilievo della macchina comunale. Con qualcuno è andata bene, con altri no. Su tutti vale l’esempio di Spasiano già nel mirino prima di essere coinvolto nell’inchiesta Interporto.

E = Estate. Velardi ha sempre dichiarato di aver rinunciato alle vacanze trascorrendo in città ogni estate da sindaco. Iconica la sdraio con ombrellone piazzata nella cosiddetta Asi Beach durate il braccio di ferro con la Lea, forse la più importante medaglia che Velardi può appuntarsi al petto.

F = Facebook. Il sindaco-giornalista ha di fatto annullato la distanza con i cittadini. Niente uffici stampa e zero comunicati: le informazioni sono passate solo dal “Diario del sindaco”, resoconto della giornata pubblicato sul profilo ufficiale, prima a cadenza quotidiana, poi sempre più di rado. Ha fatto però scuola: molti sindaci hanno imitato, complice l’esplosione dei social, questo modello.

G = Giostrai. Il termine venne coniato in occasione della festa del Crocifisso del 2016 e fu appiccicato ai politici che si posero in difesa dei giostrai. Il termine è diventato poi sinonimo di oppositore a Velardi al punto che anche la chat che riunisce i consiglieri di minoranza si chiama “i giostrai”

H = Hotel. E non perché non ci fosse venuto in mente un altro termine. Quando il tema legalità è venuto fuori in campagna elettorale Velardi si autodefinì “a 6 stelle” in risposta alla trasparenza dei 5Stelle. Parametri da Grand Hotel.

I = Interporto. E’ una delle icone della parabola velardiana. Ascendente quando venne firmato l’accordo, discendente quando poi proprio quell’intesa è finita nel mirino di un’inchiesta che ha messo sotto indagine il primo esecutivo velardiano.

L = Lea. Il simbolo dell’impegno sul fronte rifiuti. Fu Velardi a firmare la chiusura dell’impianto poi sequestrato dalla Finanza e finito in una indagine che ha svelato come venivano occultati i veleni.

M = Metà Municipio, metà “Mattino”. E’ stato un sindaco a tempo pieno per i ritmi di lavoro, ma anche a metà, Antonello Velardi che ha diviso i suoi tre anni da sindaco con il ruolo di caporedattore centrale de “Il Mattino”.

N = Notaio. Prima di presentare la mozione la minoranza aveva chiesto di rassegnare le dimissioni in uno studio notarile, ma i dissidenti hanno voluto portare il caso in Assise.

O = Opere. Il Puc che ridisegnerà il volto della città è stato adottato dalla giunta in una riunione notturna e in piena crisi. E’ stato l’ultimo atto prima delle dimissioni collettive.

P = Parroco. Passerà alla storia il suo braccio di ferro con il sacerdote del Duomo don Paolo Dello Stritto a proposito della Festa del Crocifisso passata anche per le stanze della Procura per la vicenda della corona.

Q= Quattordici. Sono i consiglieri comunali che hanno firmato le sei pagine della mozione di sfiducia votata in Assise.

R = Rimpasto. Alla fine l’amministrazione è caduta su un ostacolo già comune a tanti predecessori: la scelta degli assessori. I partiti volevano una giunta espressa anche da loro, il sindaco i suoi delegati di fiducia.

S = Scorta. Da febbraio 2018 Velardi è sotto scorta a causa di alcune minacce apparse sui social. E’ stato seguito costantemente da una macchina con due agenti.

T = Tre. Questa consiliatura lascia una coalizione divisa, ma un partito, il Pd, ancora più frazionato. Tre quelle visibili ora, alle quali si aggiungono quelle dell’intero centrosinistra.

U = Uffici. Tra i capisaldi di questo triennio c’è stata la ristrutturazione degli uffici comunali che ha portato a diverse tensioni e qualche ricorso in tribunale.

V = Viabilità. Per molti automobilisti Velardi sarà anche “il sindaco dei dossi” per via degli impianti installati su diverse strade. Una svolta per la sicurezza, ma non tutti l’hanno presa bene. Peggio ancora quando è stato sistemato l’autovelox sulla Provinciale.

Z = Zinzi. Rapporti ai minimi termini con Gianpiero Zinzi (e di riflesso col padre). Con il consigliere regionale sono volate parole grosse al limite dell’attacco personale.