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Flop sanfeliciano in Provincia: ora è caccia alle streghe e Ferrara rischia grosso

San Felice a Cancello. Dopo lo spoglio delle schede delle elezioni provinciali a San Felice a Cancello scoppia la bagarre. Per Giovanni Ferrara saranno ore tribolate per via dell’esito negativo del proprio alfiere, Gianluigi Carfora da Polvica.

Solo 8 i voti riportati dal commercialista nella fascia D, quella in cui votavano i sanfeliciani, ben sette quelli riportati dall’altro candidato, il veterano Clemente De Lucia. Pare che a votare per il malupero sia stato anche il primo cittadino.

Una mossa questa che non è piaciuta a molti visto che il 71enne in estate non aveva votato nemmeno il bilancio, isolandosi dal resto della truppa.

Ancora una volta San Felice a Cancello è fuori dai giochi. Basti pensare che la candidata Pamela Frasca di Teano nella stessa lista di Carfora è stata eletta riportando nella fascia D 15 voti, proprio la somma dei voti che hanno preso Carfora e Malupero. A Teano insomma hanno fatto quadrato su questa brava e preparata candidata e hanno portato il risultato a casa.

 

Bastava essere compatti e l’elezione per un sanfeliciano sarebbe stata alla portata, visto che Carfora ad esempio ha riportato voti anche nella categoria più importante, tre preferenze nella fascia E e due nella C,  da Arienzo.

Discorso diverso per Santa Maria a Vico. Pasquale Crisci ha coronato il suo sogno diventando consigliere provinciale ma non deve ringraziare solo quella parte di maggioranza Pirozzi che lo ha preferito. Crisci ha preso voti un pò ovunque ed è stato il candidato di punta del gruppo Zannini. Maurizio Masiello in questa fascia D ha riportato 3 voti (Il suo e quello di Peppe Nuzzo e Anna Cioffi). Nonostante la presenza di Masiello, Crisci è entrato come terzo della lista Liberi e Democratici.