MARCIANISE/CERVINO. Condanna confermata per Angelo Grillo, ridotta per i rampolli. La Corte di Appello di Napoli ha emesso il suo verdetto nel processo seguito all’inchiesta sull’appalto rifiuti al Comune di Cervino. E’ stata confermata la condanna a 3 anni di reclusione per l’ex consigliere comunale e imprenditore di Marcianise Angelo Grillo; riduzione per Roberto (anche lui consigliere comunale in passato) e Giuseppe che passano da un anno a 8 mesi. Due mesi invece di tre invece per Elpidio Baldassarre.
Ribadita l’esclusione dell’aggravante del metodo mafioso, ipotizzata in un primo momento dalla Procura ma accantonata già in primo grado. Al centro dell’inchiesta ci sono le tangenti che sarebbero state pagate a due politici dall’imprenditore vicino ai Belforte che da qualche settimana sta collaborando coi magistrati.
Sotto la lente c’è il Comune di Cervino e il 2009, primo anno dell’amministrazione di Carlo Piscitelli, il sindaco morto poi nel 2011. Angelo Grillo è finito sotto processo per aver inquinato la gara di appalto pubblica per il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani al Comune di Cervino per un milione e 100mila euro alla ditta Ecosystem 2000 di Marcianise per 4 anni. Angelo e Giuseppe Grillo erano di fatto i titolari della Ecosystem.
Nelle indagini, seguite dal pubblico ministero della Dda di Napoli Luigi Landolfi, furono evidenziati anche alcuni favori elargiti dietro il pagamento di tangenti: la più pesante è una mazzetta da 30mila euro che sarebbe stata elargita da Angelo e Giuseppe Grillo, oltre ad un aumento di retribuzione ad un dipendente ed alla somma di 2mila euro quale contributo elettorale.