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Inchiesta Interporto, cambia misura per uno degli indagati

Marcianise/Maddaloni. Potrà lasciare la sua abitazione, ma non stare in provincia di Caserta. Cambia la misura per uno degli indagati principali dell’inchiesta sull’accordo tra Comune di Marcianise e Interporto: il gip Orazio Rossi ha revocato gli arresti domiciliari nei confronti di Antonio Campolattano, amministratore delegato di Ise all’epoca dei fatti.

 

Accolta l’istanza presentata dal legale di Campolattano, Mauro Iodice, che evidenziava il fatto che il manager aveva presentato le sue dimissioni dagli incarichi ricoperti in Ise e quindi non sussistevano più pericoli di reiterazione del reato. L’indagine della Procura riguarda tre permessi a costruire irregolari rilasciati dal dirigente del Comune alla società facente capo al patron Barletta per la realizzazione di capannoni industriali.

 

L’abuso d’ufficio, contestato al sindaco ed altri amministratori, così come scrive il gip Orazio Rossi  “riguarda l’ingiusto vantaggio patrimoniale alla società Interporto Sud Europa Spa a causa della mancata corresponsione della imposta municipale unica Ici e Imu per le annualità pregresse.”  Sotto la lente la monetizzazione degli standard ad un valore di mercato di 25 euro al metro quadro, valore palesemente inferiore al valore delle aree circostanti dalla medesima amministrazione comunale, sia ai valori già previsti dalla medesima amministrazione per aree omogenee, sia alle quantificazioni fatte dalle autorità giudiziaria per lotti omogenei.