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Scarcerato l’uomo che sparò alla Vigilia di Natale: un proiettile vagante ridusse in coma il povero Luigi

Parete. Colpo di scena nell’inchiesta sul fatto di sangue che sconvolse il Natale 2017 di tutta la provincia di Caserta. I giudici hanno infatti scarcerato Vincenzo Russo, il 36enne di Parete arrestato lo scorso novembre per tentato omicidio e detenzione illegale di arma da fuoco. Il tribunale ha accolto l’istanza presentata dai legali dell’uomo, rappresentato dagli avvocati Angelo Raucci e Giuseppe Stellato, revocando la misura cautelare del carcere in luogo di quella meno afflittiva gli arresti domiciliari. A meno di 8 mesi dall’arresto e a un anno e mezzo dagli spari, Russo torna dunque a casa.

Una lunga indagine portò all’arresto del 36enne che fu da subito tra i sospettati, in quanto era di sua pertinenza il terreno da cui si pensava fosse stato esploso il colpo di pistola che aveva ferito Luigi; furono trovati anche altri due proiettili dello stesso calibro, uno aveva colpito un furgone, l’altro era invece a terra sull’asfalto. Gli inquirenti, in mancanza degli esiti degli esami balistici, non avevano però la certezza che i colpi fossero stati sparati proprio dal fondo di Russo; quest’ultimo, peraltro, non era neanche possessore legale di un’arma.

Così gli accertamenti andarono per le lunghe; gli inquirenti si fecero intanto consegnare circa cinquanta pistole detenute legalmente da cittadini di Parete e del limitrofo comune di Lusciano, ma nessuna era compatibile con il proiettile rinvenuto nella testa di Luigi. C’era anche un video molto crudo dell’episodio, ripreso da una telecamera esterna di un bar presente proprio sul lato del marciapiede dove il ragazzo passeggiava con gli amici: si vede il giovane cadere faccia a terra dopo essere stato spinto da dietro come da una mano invisibile; era il proiettile che lo colpiva dopo aver sfiorato gli amici.

Il cerchio su Russo si è chiuso solo con la conclusione della complessa consulenza balistica che ha accertato, ricostruendo la parabola seguita dal proiettile, che i colpi provenivano proprio dal fondo di Russo distante circa 300 metri dal corso principale del paese, dove Luigi fu ferito. Lui, Russo, voleva provare la pistola in vista del Natale; Luigi, promessa del calcio, stava solo passeggiando con gli amici in attesa del Cenone quando il proiettile lo trafisse facendolo stramazzare. Ora sono di nuovo a pochi metri di distanza. Come in quel maledetto 24 dicembre quando le loro vite sono cambiate per sempre.