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Moglie del ras, cugino del capozona, figlio del boss: ecco come si presi Capua e dintorni. I PROFILI DEI 10 ARRESTATI

L’aggiornamento

Capua. I carabinieri del nucleo investigativo di Caserta hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Dda di Napoli per 10 persone ritenute responsabili di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso.

Il provvedimento è il risultato di un’attività iniziata nel 2015 e che ha consentito di ritenere che Teresa Violo, moglie del ras Carlo Del Vecchio detto Carlino, attualmente al 41bis, e sorella del collaboratore Massimo Vitolo, insieme a Stefano Fusco, cugino di Maurizio Fusco, si siano adoperati per promuovere un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.

Nei loro affari potevano contatre sulla parentela di Gaetano Diana, figlio del ras Elio e nipote di Francesco Schiavone Cicciariello.

Il gruppo è cresciuto fino da raggiungere il monopolio nei comuni dell’agro caleno e in particolare tra Bellona, Vitulazio e Camigliano, riuscendo a subentrare ai gruppi già operanti.

Il gruppo si è avvalso di armi e contatti con sodalizi stranieri, in particolare gli albanesi con i quali contrattavano l’acquisto di droga. Tra i destinatari del provvedimento c’è un albanese già arresto per un omicidio volontario commesso in Grecia ed estrato nel 2016.

Ecco i 10 arresti: le accuse sono di detenzione di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso

IN CARCERE

Bixi Erjon 1982; Diana Gaetano 1991; Fusco Michele 1994 (figlio di Stefano); Fusco Stefano 1975; Merola Antonio 1971; Nespoli Antonio 1981; Vitolo Pasquale 1966 (fratello dI Teresa); Vitolo Teresa 1973;

AI DOMICILIARI

Nigro Tommaso 1976; Russo Gennaro 1997

Tra gli arresti spicca quello di Gaetano Diana, ritenuto il referente dello spaccio a Casal di Principe, figlio di Elio.

Nel riquadro rosso Elio Diana, finito in carcere; in basso i ras Maurizio Fusco, Elio Diana e Carlino Del Vecchio, imparentati con gli arrestati di oggi

Capua. Sono dieci le persone arrestate nel blitz effettuato questa mattina tra il rione Santagata e Sant’Angelo in Formis dai carabinieri del comando provinciale di Caserta guidati dal tenente colonnello Nicola Mirante. Le operazioni successive alle perquisizioni sono state ultimate: l’intero blitz è durato oltre tre ore, dalle cinque del mattino fino alle otto passate.

Capua. E’ un’operazione ad antidroga ad ampio raggio quella che hanno effettuato i carabinieri del comando provinciale di Caserta che hanno operato dall’alba nella città di Capua. Sono state effettuate diverse perquisizioni anche con l’ausilio delle unità cinofile: sono stati notificati anche provvedimenti restrittivi per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Non è ancora stato quantificato il numero degli arresti, ma il grosso dell’operazione si è concetrato sul rione Carlo Santagata, teatro due anni fa anche di una piccola faida tra locali e forestieri per il controllo dello spaccio di stupefacenti nella città di Capua.

Anche il blitz di questa mattina scaturisce da un’indagine meticolosa portata avanti dalla Procura e sfociata in un’ordinanza restrittiva.

Il primo lancio

Capua. Città blindata questa mattina. Fin dalle 5 è in atto una massiccia operazione da parte delle forze dell’ordine che è ormai in via di conclusione.

I carabinieri sono entrati in azione in diverse zone della città concentrando la loro attenzione in particolare sul rione Carlo Santagata e sulla zona al confine con Sant’Angelo in Formis. Nel corso dell’operazione è stato utilizzato anche un elicottero che ha sorvolato il centro urbano fino all’area del ponte Pierrel.

In questo momento le operazioni sono state ultimate: riserbo al momento sull’esito del blitz. Ci sarebbero comunque diverse persone fermate. La presenza delle unità cinofile, in azione al rione Santagata insieme ai cani antidroga, traccia lo scenario di un blitz teso al contrasto dello spaccio in zona.

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