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STOP al bullismo sui disabili

Marcianise. «Leave no one behind», non lasciarzzi mai indietro nessuno. Questo il messaggio lanciato in occasione della giornata mondiale della sindrome di Down, ed è lo stesso messaggio che ha  voluto lanciare  “ Ettore Dimitroff” il  21 giugno negli studi televisivi di “Italia Mia” in una serata dedicata ai ragazzi speciali dal titotolo “ Stop al Bullismo sui disabili”

Arriva  sul palco con un abito elegante e un magnifico sorriso che lo contraddistingue da tutti i suoi colleghi e collaboratori, al suo fianco una “valletta speciale : Maria Rosaria Pellino”. Quel suo sorriso da ragazzino che piace tanto ai suoi amici: quelli dagli occhi teneri che sanno riempirti il cuore d’amore con un abbraccio o un semplice sorriso e ha dato il via ad una campagna contro il Bullismo verso i ragazzi disabili.

In occasione di questa serata Il nostro obiettivo , è quello di contribuire a un cambiamento profondo di atteggiamento verso il mondo della disabilità. Vogliamo dare ai nostri ragazzi opportunità̀ e strumenti che possano garantire loro un futuro sereno e siamo convinti che debbano essere loro stessi a chiederlo, facendo sentire direttamente la propria vocespiega Ettore Dimitroff .

 

Hanno partecipato alla serata associazioni che continuano a difendere il diritto di questi incredibili ragazzi gridando tutte insieme “STOP AL BULLISMO SUI DISABILI”

 

 

La serata STOP AL BULLISMO SUI DISABILI è tata organizzata nei minimi dettagli da: Delia Pellino, Fiorella Parretta e Michele Pisano  con la partecipazione di chi come loro ha voluto dare un forte messaggio ad una socetà che a volte compie azioni offensive su persone indifese.  Hanno collaborato con Il fantastico trio le Associazioni :IN PUNTA DI PIEDI: Associazione di Frattamaggiore, BAMBINI SIMPATICI E SPECIALI di Orta di Atella, che hanno dimostrato il loro impegno per dire STOP ALLA VIOLENZA SUI DISABILI.

 

LA Scuola di Ballo Paquita che ha preparato balli e coreografie varie intrattenendo il pubblico e coinvolgento tutti i protagonisti della serata.

 

Non poteva mancare a far parte di questa serata per portare la sua esperienza “Antonella Canciello”, classe ’94, di Frattamaggiore, vincitrice di Miss Wheelchair Italia lo scorso anno.  Il primo concorso di bellezza dedicato alle donne che vivono in carrozzina ideato dalle sorelle Francesca ed Ornella Auriemma  ed Ettore Dimitroff. Propio con la sua esperienza Antonella ha voluto dimostrare che nonostante le difficoltà della vita nessuno deve smettere di credere nei propi sogni perchè possono sempre realizzarsi, propio come il suo.

 

A fare da cornice alla serata le voci di: Antonello Cuomo, Michele Sedillo e Delia Cimmino

 

Clara Chiarello ( poetessa) che ha dedicato ai ragazzi speciali la poesia “Un mondo Dentro”

 

 

MA I VERI PROTAGONISTI SONO STATI LORO:

D’Errico Maria Rosaria

Pellino Roberto

Pisano Ludovico

Pisano Giuseppe

Della Gatta Giuseppe

Pezzella Salvatore

 

Non poteva mancare a far parte di questa serata per portare la sua esperienza “Antonella Canciello”, classe ’94, di Frattamaggiore, vincitrice di Miss Wheelchair Italia lo scorso anno.  Il primo concorso di bellezza dedicato alle donne che vivono in carrozzina ideato da Francesca ed Ornella Auriemma. Propio con la sua esperienza Antonella ha voluto dimostrare che nonostante le difficoltà della vita nessuno deve smettere di credere nei propi sogni perchè possono sempre realizzarsi, propio come il suo.

 

 

Dicono che gli occhi sono lo specchio dell’anima

 

Gli occhi dei bambini con la sindrome di Down e i bambini Autistici  parlano ancora di più della loro anima. Sanno essere trasparenti come l’acqua cristallina di fonte, e soprattutto sanno parlare dritto all’anima. L’anima che li guarda risponde, andando a pescare la sensazione che solo gli occhi di un bambino dai bisogni speciali sa scovare.

Quegli occhi vanno a toccare la storia personale di ognuno di noi, facendo affiorare ciò che è nel profondo, quasi inconscio, ciò per cui non siamo pronti, ciò che ci disturba.

 

Questi bambini, ragazzi “SPECIALI”, chiedono di andare a scuola, uscire con gli amici, avere una casa, trovare un lavoro, praticare uno sport, innamorarsi. Niente di particolare, a chiederlo sono  stesso loro, i ragazzi e le ragazze, nati con un cromosoma in più.

 

Non bastano i pochi casi di successo , come quello  dello studente modello Mattia, o il musicista Zaverio, il fornaio Simone. La strada da fare è ancora molta, ciò vuol dire che dobbiamo ancora lavorare per il riconoscimento e la valorizzazione della diversità e per un cambiamento culturale profondo nei confronti della disabilità, ma uniti con impegno riusciremo nell’obbiettivo.

 

Come loro auguriamo ai nostri ragazzi specialitano realtà. un futuro roseo, ricco di soddisfazioni dove i loro sogni diven

 

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